Jimmy Rivoltella vs Diego Pomarico – GART Galleria D’Arte – Neive
Quando io ed Annalisa ci siamo sentiti per telefono la prima cosa che ci siamo detti è stata:”ripartiamo?”. Ma come? Come può ripartire il sistema dell’arte in un periodo storico come questo? Molte gallerie si sono mostrate estremamente reattive organizzando quasi immediatamente progetti e conferenze online, mostre virtuali, collaborazioni e iniziative a cui gli spettatori hanno potuto assistere da casa, fissando lo schermo del pc e del cellulare.
Noi abbiamo pensato che la soluzione non sia nel reinventare completamente il sistema ma semplicemente farlo ripartire. Con calma, rimettendo solo in moto il meccanismo. Da una parte con la preoccupazione per le conseguenze concrete, dall’altra con l’entusiasmo per questa ritrovata voglia di fare qualcosa di bello.
Vorremmo ricominciare con un nuovo tipo di arte, intensa, significativa, profonda e non sparpagliata, onnipresente, iperattiva.
Questo perché resti ciò che veramente conta. Il resto poi, il superfluo, si può anche fermare. Un’arte lenta. Da assaporare, con il giusto distanziamento e non con un distacco sociale.
Ma da che parte si comincia ad organizzare una mostra post pandemia? Gli inviti ? Il pubblico? E cosa succederà alle idee, alle immagini e alle storie che presenteremo?
«È come se il presente fosse stato cancellato» ho letto da qualche parte. E allora proprio dal “presente” abbiamo deciso di ripartire.
Anche perché siamo certi che la pandemia abbia davvero cambiato il panorama personale di ciascuno di noi? In fondo, se ci fate ben caso, cosa stesse succedendo prima è ancora lì, solo intensificata. Semplicemente, in questo momento siamo noi stessi, ma di più. Siamo stati privati dei modelli confortanti e sfocati della vita quotidiana e siamo stati ridotti alle nostre versioni più pure.
Forse all’arte succederà la stessa cosa: la traiettoria non cambierà, solo l’intensità.
Ed è per questo che all’interno della tensione rappresentata da questo problema, abbiamo deciso di rinascere e trovare un modo per creare qualcosa di sorprendente.
Dopotutto «la creatività è una strategia di sopravvivenza».