La Livorno di d’Annunzio e l’Europa di Baudelaire – Pinacoteca Carlo Servolini – Collesalvetti
DALLE SIRENE DI ULISSE
ALLA SIRENETTA DI ANDERSEN
Metamorfosi e metafore del difforme
Conferenza di Emanuele Bardazzi, storico dell’arte
giovedì 26 gennaio 2023, ore 17.00
3° Puntata
Calendario Culturale Autunno/Inverno 2022-2023
La Livorno di d’Annunzio e l’Europa di Baudelaire
promosso da
Fondazione Livorno
Fondazione Livorno Arte e Cultura
e Comune di Collesalvetti
ideato e curato da Francesca Cagianelli
in occasione della mostra
La Beata Riva. Gino Romiti e lo spiritualismo a Livorno.
Protagonisti e Cenacoli
tra la Scuola di Guglielmo Micheli
il Caffè Bardi e Bottega d’Arte
Si terrà giovedì 26 gennaio 2023, ore 17.00, alla Pinacoteca Comunale Carlo Servolini (Collesalvetti, via Umberto I, n. 63), la 3° Puntata del Calendario Culturale Autunno/Inverno 2022-2023, “La Livorno di d’Annunzio e l’Europa di Baudelaire”, promosso da Fondazione Livorno, Fondazione Livorno Arte e Cultura e Comune di Collesalvetti, ideato e curato da Francesca Cagianelli, in occasione della mostra “La Beata Riva. Gino Romiti e lo spiritualismo a Livorno. Protagonisti e Cenacoli tra la Scuola di Guglielmo Micheli, il Caffè Bardi e Bottega d’Arte” (fino al 16 febbraio 2023).
Accompagnato da un titolo programmaticamente intitolato al panorama culturale europeo il Calendario colligiano intende focalizzare momenti fondamentali della stagione parnassiana afferente a Charles Baudelaire, i cui Fiori del male diffonderanno essenze travolgenti e intensi sommovimenti nella compagine artistica mondiale, motivando intere generazioni al rinnovamento della visione tramite l’intuizione di misteriose correspondances vibranti tra le impalpabili trame dell’universo naturale.
Curatore della 3° Puntata del Calendario colligiano sarà lo storico dell’arte Emanuele Bardazzi, con la conferenza dal titolo “Dalle Sirene di Ulisse alla Sirenetta di Andersen. Metamorfosi e metafore del difforme”, prevista giovedì 26 gennaio 2023, ore 17.00.
Profondamente influenzato dalla poetica di Charles Baudelaire, l’immaginario simbolista e decadente elabora una visione controversa dell’eterno femminino polarizzata tra purezza e dissolutezza, nodo strategico dell’indagine condotta dallo studioso, curatore della Quinta Sezione della mostra, dal titolo Seduzioni e incantesimi di carta. Il mito fatale della Sirena nella grafica del Simbolismo e Art Nouveau.
Le figure angelicate si contrappongono ai demoni della perversità. Così, nel delineare l’ossessione fin-de-siècle per la femme fatale che conduce l’uomo alla perdizione, gli artisti ricorrono spesso alla metamorfosi della donna in mostro mitologico. Meduse, sfingi, chimere e sirene dominano una nuova tendenza figurativa che intende esprimere in modo dirompente, ma altrettanto sofisticato, la coscienza maschile turbata dalla crisi del suo ruolo dominante di fronte alla donna liberata dalle convenzioni morali e non più sottomessa.
Ecco che la sirena incarna appieno, nell’excursus ideato da Bardazzi per il Calendario colligiano, il simbolo della creatura femminile inquietante e difforme, che suscita paura e al contempo attrazione irresistibile. Il suo canto melodico e insidioso che attrae pericolosamente e può condurre alla morte ha la sua esemplificazione più eloquente nella rivisitazione del tema omerico di Ulisse e le sirene. L’ibridazione della donna con le forme animali e vegetali diviene poi un motivo tipico dell’Art Nouveau che ricorre spesso al soggetto della sirena metà donna e metà pesce come elemento grafico basato sulla linea ondivaga e fluttuante, stemperando l’essenza negativa e mortifera nell’estetica decorativa.
Non può quindi mancare l’approfondimento dello Jugendstil germanico che assimila la sirena ai fauni e ai centauri quale vessillo panico della nuova generazione che aspira al ritorno alla natura in opposizione alla vita civilizzata. Infine, l’immaginario anglosassone di derivazione preraffaellita ribalta il maleficio della sirena, trasformandola in dolce e languida creatura che soffre l’amore impossibile per l’uomo: è il caso dell’illustrazione fantasy inglese, che trova nella favola The little mermaid di Andersen la narrazione perfetta in cui declinare questa ulteriore metamorfosi sentimentale.
Laureato in storia dell’arte con una tesi sull’arte del libro in Italia tra Ottocento e Novecento, Emanuele Bardazzi ha sviluppato un’ampia conoscenza nel campo della grafica e dell’illustrazione grazie a studi personali e a molti anni di esperienza nell’antiquariato presso la storica Libreria Antiquaria Gonnelli di Firenze. Ha scritto articoli per riviste come “Grafica d’Arte”, “Biblio”, “Nouvelles de l’Estampe” e “L’Illustrazione”, saggi per mostre pubbliche tenute presso la Pinacoteca Alberto Martini a Oderzo, la Fondazione Magnani Rocca a Mamiani di Traversetolo in provincia di Parma, Palazzo Roverella a Rovigo, Palazzo Zabarella a Padova, i Granai di Villa Mimbelli a Livorno, Palazzo Lanfranchi a Pisa, Villa La Versiliana a Marina di Pietrasanta, Villa Romana, Palazzo Pitti e Museo del Bargello a Firenze, Palazzo Madama a Roma. In anni recenti ha curato una serie di mostre dedicate al panorama della grafica europea tra Simbolismo e Art Nouveau per la rassegna Alto/Basso a Sesto Fiorentino.
In occasione delle varie Puntate del Calendario Culturale sarà possibile, per coloro che non abbiano ancora ricevuto il catalogo della mostra, ritirare una copia gratuitamente al termine della conferenza