La “Tomba dei Vasi Dipinti”: un patrimonio riconquistato
La “Tomba dei Vasi Dipinti”: un patrimonio riconquistato
TARQUINIA, 16 OTTOBRE – La Soprintendenza ha potuto finalmente presentare alle autorità e alla stampa la Tomba dei Vasi Dipinti dopo il restauro completo a cura di Franco Adamo, finanziato dalla Ny Carlsberg Foundation per il tramite dell’Accademia di Danimarca: un patrimonio culturale restituito all’umanità, che in futuro sarà possibile rendere visitabile anche per il pubblico generale.
La presentazione è avvenuta al termine delle Giornate in ricordo di Maria Cataldi, la compianta archeologa benemerita di Tarquinia, che si sono svolte fra Roma e Tarquinia dal 14 al 16 ottobre. E proprio nella giornata conclusiva di sabato 16, a partire dalla mattina, ampio spazio è stato dato al restauro della Tomba dei Vasi Dipinti, per poi aprire l’ipogeo restaurato nel pomeriggio a un gruppo ristretto di esponenti del mondo accademico e delle istituzioni, grazie all’ospitalità dell’azienda agricola Quattro Grani.
All’inaugurazione hanno partecipato, tra gli altri, Charlotte Bundgaard, direttrice dell’Accademia di Danimarca, Martina Tosoni, del Comune di Tarquinia, Francesca Boitani, presidente dell’Associazione Amici delle Tombe Dipinte di Tarquinia, Giovanna Bagnasco Gianni e Matilde Marzullo, dell’Università di Milano, Laura Michetti, Claudia Carlucci e Barbara Belelli, della Sapienza Università di Roma, Maurizio Sannibale, Direttore del Museo Gregoriano Etrusco del Vaticano, gli etruscologi Gilda Bartoloni e Stephan Steingräber, accolti dal Soprintendente Margherita Eichberg e dal funzionario archeologo Daniele F. Maras, con Annette Rathje dell’Accademia di Danimarca e i restauratori Adele Cecchini e Franco Adamo.
La tomba torna così finalmente al suo splendore, dopo che l’ingiuria del tempo e soprattutto un devastante intervento dei “tombaroli” nell’agosto del 1963 aveva asportato ampie parti delle pareti dipinte per mezzo di una motosega (i dettagli negli allegati).
Il restauro ha inoltre riservato la splendida sorpresa di una nuova figura dipinta, in precedenza sconosciuta perché ricoperta da una incrostazione calcarea, ma ora tornata alla luce in tutti i suoi raffinati dettagli.
Nel prossimo futuro, per poter rendere accessibile il monumento, sarà necessario dotarlo di porta a vetro con taglio termico e metterne in sicurezza la via di accesso dal ciglio della ripa soprastante.
In questo modo, dopo aver salvato un capolavoro archeologico da rovina certa, la tutela si potrà coniugare con la fruizione pubblica, che ne è sempre il fine ultimo come stabilito dalla legge.
Fig. 01 – Parete di fondo: fotografia prima dell’intervento di restauro (© SABAP VT-EM).
Fig. 02 – Parete di fondo: riproduzione ad acquerello realizzata dal pittore Elio D’Alessandris tra il 1911 e il 1912 (© conservata presso il Museo di Antichità Etrusche e Italiche della Sapienza Università di Roma).
Fig. 03 – Parete di fondo: settori di parete danneggiate dai ‘tombaroli’ nell’agosto del 1963 (© Sapienza Università di Roma).
Fig. 04 – Parete di fondo: fotografia dello stato attuale dopo il restauro (© SABAP VT-EM).
Fig. 05 – Parete destra: fotografia prima dell’intervento di restauro (© SABAP VT-EM).
Fig. 06 – Parete destra: riproduzione ad acquerello realizzata dal pittore Elio D’Alessandris tra il 1911 e il 1912 (© conservata presso il Museo di Antichità Etrusche e Italiche della Sapienza Università di Roma).
Fig. 07 – Parete destra: settori di parete danneggiate dai ‘tombaroli’ nell’agosto del 1963 (© Sapienza Università di Roma).
Fig. 08 – Parete destra: fotografia dello stato attuale dopo il restauro (© SABAP VT-EM).
Fig. 09 – Parete d’accesso: fotografia prima dell’intervento di restauro (© SABAP VT-EM).
Fig. 10 – Parete d’accesso: riproduzione ad acquerello realizzata dal pittore Elio D’Alessandris tra il 1911 e il 1912 (© conservata presso il Museo di Antichità Etrusche e Italiche della Sapienza Università di Roma).
Fig. 11 – Parete d’accesso: settori di parete danneggiate dai ‘tombaroli’ nell’agosto del 1963 (© Sapienza Università di Roma).
Fig. 12 – Parete d’accesso: fotografia dello stato attuale dopo il restauro (© SABAP VT-EM).
Fig. 13 – Parete sinistra: fotografia prima dell’intervento di restauro (© SABAP VT-EM).
Fig. 14 – Parete sinistra: riproduzione ad acquerello realizzata dal pittore Elio D’Alessandris tra il 1911 e il 1912 (© conservata presso il Museo di Antichità Etrusche e Italiche della Sapienza Università di Roma).
Fig. 15 – Parete sinistra: settori di parete danneggiate dai ‘tombaroli’ nell’agosto del 1963 (© Sapienza Università di Roma).
Fig. 16 – Parete sinistra: fotografia dello stato attuale dopo il restauro (© SABAP VT-EM).