La vera bellezza. Benvenuto Benvenuti e l’esoterismo a Livorno

PRIMAVERA 2021 IN PINACOTECA: PERCORSI SPRINT E POMERIGGIO DANTESCO

Al via giovedì 13 maggio 2021 il secondo Percorso sprint promosso dal Comune di Collesalvetti, ideato e curato da Francesca Cagianelli nell’ambito della programmazione culturale della Primavera 2021 in Pinacoteca (Pinacoteca Comunale Carlo Servolini, a partire dalle 15.30, ultimo turno ore 18.00).

Pinacoteca Carlo Servolini

Dopo quello dedicato alla xilografia di Riccardo Rampone, “Paolo e Francesca”, come evento-omaggio per i 700 anni dalla morte di Dante, ecco ora un nuovo Percorso sprint dal titolo “La vera bellezza. Benvenuto Benvenuti e l’esoterismo a Livorno”, incentrato stavolta sull’opera “La lanterna”, acquaforte di Benvenuto Benvenuti, presente nelle collezioni del Comune di Collesalvetti (donazione della Famiglia Argentieri).

Erede testamentario di Vittore Grubicy de Dragon, intimo amico del simbolista belga Charles Doudelet, coordinatore del cenacolo antignanese frequentato da adepti di eccezione, quali Renzo Boccardi, Angelo Conti, Aleardo Kutufà, Gustavo Pierotti Della Sanguigna, Ermanno Viezzoli, Benvenuto Benvenuti trascriverà proprio nel linguaggio disegnativo e incisorio, secondo la prassi diffusa tra i massimi esponenti del divisionismo, momenti di profonda idealità e vette di densità espressiva completamente autonomi rispetto alla parallela produzione pittorica.

Sarà quindi dall’appassionante e inedito confronto tra l’acquaforte conservata nella Pinacoteca colligiana e una serie di schizzi provenienti dall’Archivio Argentieri, visibili in anteprima in Pinacoteca, che scaturirà, l’assunto di una luminosità di ambizione programmatica, di elezione allegorica, di implicazione esoterica, secondo quanto trascritto nella preziosa edizione “L’Idea e la Luce nella pittura divisionista e la mia mostra in Milano” (Ind. Tip. “Il Tirreno”, Livorno, settembre 1936).

Seguirà, sabato 22 maggio 2021, quale evento culminante della celebrazione dell’Anno di Dante in Pinacoteca, il pomeriggio dantesco, coincidente con la conferenza-mostra di Michele Feo, già Professore ordinario di Filologia e Umanistica all’Università di Firenze, dal titolo “Dante e le donne: capitoli di iconografia dantesca con una giunta sulle due Beatrici”, tesa a enucleare alcune tra le più significative fasi dell’elaborazione dell’iconografia dantesca in un ambito di sottilissima e fluidissima interazione tra pittura e letteratura.

Il percorso esegetico profilato da Michele Feo si ricongiunge idealmente e scientificamente alla presentazione in Pinacoteca dell’opera “Dante e Beatrice” di Henry de Groux (courtesy collezione privata, 1899-1903), per estendersi ai problemi connessi di identificazione e di attribuzione, per poi spaziare nel rapporto antropologico fra immagini e letteratura, con un’attenzione particolare a Leonardo da Vinci e alla scuola warburghiana.

Al centro dell’intervento di Feo domina l’intenzione di privilegiare un esempio di lettura classica di un’opera d’arte, quello dell’ékphrasis, rivendicando la vitalità e la fertilità di tale metodologia.

In omaggio infine all’Anno dantesco e alla lettura della “Commedia” che nel mondo si sta proponendo da diversificati punti di vista, Feo sottoporrà all’attenzione del pubblico due figure di donne dantesche attraverso lo strumento antico della lettera della “eroide”.

Introduce il pomeriggio dantesco Francesca Cagianelli, con l’intervento dal titolo “Henry de Groux e la Toscana del ‘900: un sodalizio per Dante”, dedicato a quella coltissima e internazionale temperie fiorita nella Firenze primonovecentesca intorno alle riviste “Leonardo” ed “Hermes”, a seguito della presenza di artisti stranieri quali Henry de Groux (Bruxelles, 15 settembre 1866 – Marsiglia, 12 gennaio 1930), la cui carriera toscana resta un fulgidissimo frangente di internazionalità simbolista, funzionale alla catalizzazione degli umori antinaturalistici nella Firenze primonovecentesca.

L’occasione straordinaria dell’esposizione in anteprima nelle sale del museo colligiano del capolavoro internazionale del belga Henry de Groux, proveniente da una collezione privata toscana e cortesemente concessa per l’evento dantesco, costituirà l’opportunità per ricostruire il nucleo delle testimonianze iconografiche realizzate dall’artista belga durante il soggiorno fiorentino all’alba del Novecento e al contempo per ripercorrere le ragioni più intime dell’iconografia dantesca nell’ambito dell’intera sua produzione pittorica e grafica.

Tra i protagonisti della Secessione di Palazzo Corsini del 1904 insieme con l’amico e collega belga Charles Doudelet, da tempo sotto i riflettori della Pinacoteca Comunale Carlo Servolini, Henry de Groux, pittore, scultore e litografo belga, costituisce uno dei massimi rappresentanti di quell’indirizzo simbolista confluito tra le fila del Gruppo “Les XX” e destinato ad attingere, grazie all’impegno teorico e promozionale di Octave Maus e Théo van Rysselberghe, fortuna e diffusione nell’ambito dei relativi Salon, assolutamente strategici questi ultimi in quanto coagulo delle diverse tendenze di avanguardia internazionali.

L’accesso alla Pinacoteca avverrà nel rispetto delle disposizioni governative previste dal Decreto in vigore dal 26 aprile 2021, con ingresso gratuito, entrata per fasce orarie, anche su prenotazione on line e telefonica al numero 392.6025703 / francesca.cagianelli@gmail.com;

pinacoteca@comune.collesalvetti.li.it/ www.comune.collesalvetti.li.it