L’ARTE TORNA SUI MURI DI LAVACCHIO
40 ANNI DOPO
L’ARTE TORNA SUI MURI DI LAVACCHIO
Dopo 40 anni la suggestiva Lavacchio torna a rinascere grazie ad una Biennale d’Arte che rende omaggio alla bellezza del nostro territorio e all’arte in quanto bene comune.
Sedici opere di pittura, di grandi dimensioni, sono state realizzate dagli artisti vincitori della prima edizione della “Biennale d’Arte Sui Muri di Lavacchio” e collocate sul muro pubblico della località.
La Biennale è un progetto artistico a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pavullo nel Frignano nato per riqualificare il muro della suggestiva località che fu negli anni ’80 oggetto di una progettualità artistica promossa dal Circolo Culturale di Lavacchio, che ha visto la realizzazione di opere di pittura, scultura e mosaico di artisti nazionali ed internazionali coordinati da Anna Minardo, scultrice ed artista eclettica.
Tra i tanti artisti coinvolti nomi internazionali: Al Torella, Rosario Nardella, Ferdinando Masi Julianos Kattinis, Luigi De Pascalis, Maria Angela Cassol, Karry Oldfield, Lazic Desanka, Guglielmo Siega, Katerina ed Olga Minaldo ed artisti di fama del nostro territorio: Walter Mac Mazzieri, Azeglio Babbini, Giuliano Cornia e Giuseppe Ricci.
Oggi, chi visiterà Lavacchio, potrà ammirare opere anche di giovanissimi talenti quali Giacomo Ferrari, Patrick Uguzzoni, Gianluca Biondi tra i quali anche due studenti del Liceo Artistico A. Venturi di Modena Alice Prinzis Eric Marcheselli . Una nuova generazione di artisti racconta la relazione tra arte e natura valorizzando sapientemente la bellezza e le tradizioni della montagna.
Opere realizzate con stili differenti, dalla grafica più astratta all’iperrealismo, raccontano il passato e il presente del nostro Appennino.
Sul muro di Lavacchio si possono ora ammirare le opere di nuovi 16 artisti: Giulia Tubertini, Gianluca Biondi, Letizia Ballotti, Giuseppe Ricci, Mattia Scappini, Adriano Bortolani, Emma Panini, Giacomo Ferrari e Patrick Uguzzoni, Alice Prinzis, Eric Marcheselli , Luca Speranza, Antonia Zotti, Tommaso Giusti, Cristina Di Paola, Lorenzo Mesini, Martina Mammi.
La Biennale d’arte è solo l’inizio di una progettualità culturale più complessa, che prevederà nel tempo la riqualificazione della Torre medievale e il recupero dei mosaici.
Da marzo 2021 prenderà il via anche la Biennale di Poesia “Sui Muri di Lavacchio”, evento inserito nel ricco cartellone del Poesia Festival. Pavullo nel Frignano avvia così un progetto di rete con l’Unione Terre di Castelli partecipando alla prestigiosa rassegna. La Biennale prevede la selezione di 16 autori invitati a realizzare composizioni poetiche che verranno collocate accanto alle opere di pittura. Pittura e Poesia accompagneranno il visitatore in una sorta di Museo en plein air diffuso che prende vita a Lavacchio, ma che intende coinvolgere altre frazioni del territorio pavullese.
Il Muro di Lavacchio verrà ufficialmente inaugurato nell’estate 2021.
Per Informazioni:
Ufficio Cultura, Palazzo Ducale via Giardini 3 – Pavullo n/F (Mo)
mail: cultura@comune.pavullo-nel-frignano.mo.it
tel. 0536 29026
www.comune.pavullo-nel-frignano.mo.it
Lavacchio
L’antico borgo tardo-romanico situato nella frazione di Niviano, poco distante dal centro di Pavullo, accoglie il visitatore in un’atmosfera affascinante, offrendo al suo sguardo armonia tra natura, storia e Arte. Il toponimo Lavacchio indica un luogo scosceso come rivela la strada che si percorre per arrivare.
La Torre che svetta sul colle risale al XIII secolo e ha riacquistato attraverso il recente restauro, il pregio andato perduto dopo anni di abbandono e incuria. La Chiesa dedicata a Sant’Anna, con il campanile al centro della facciata e l’insieme di case che la precedono, inquadrano questo luogo in una cornice caratteristica.
La salita si fa piano piano lieve e pianeggiante sulla strada che diviene un museo a cielo aperto. Ogni passo ci accompagna alla scoperta delle opere realizzate negli anni ‘80 all’esterno delle piccole case raggruppate nel borgo e sul muro che costeggia la strada. Dipinti, mosaici e sculture danno un’immagine poetica al territorio. I colori delle pitture murali si incontrano con l’ampia visione paesaggistica esprimendo l’emozione di un luogo che conserva la traccia del passaggio dell’Arte.
Vale sempre la pena esplorare le piccole frazioni e immergersi in un silenzio capace di farci sentire suoni lontani, forse quasi dimenticati. Qui non solo si ristora l’ascolto, ma viene sorpreso anche l’atto del guardare. Un’esperienza sicuramente amplificata dalla Biennale d’Arte, che riporta l’entusiasmo creativo Sui Muri di Lavacchio.