Laura Ruberto, Giovanni Pagan, Anita Raso, Franca Maria Terranova, Andrea Forgiarini – Melograno Art Gallery – Livorno
Cinque artisti in mostra da giovedì 14 novembre alla Melograno Art Gallery di Livorno
inaugurazione e brindisi sabato 16 novembre dalle 18.
Laura Ruberto, Giovanni Pagan, Anita Raso, Franca Maria Terranova, Andrea Forgiarini
al piano della galleria anima la serata Cristina Spina
LAURA RUBERTO
L’arte di Laura Ruberto è un continuo divenire, una stratificazione di materiali e tecniche che riflette la ricerca continua dell’artista. Questo approccio multidisciplinare non solo arricchisce la sua narrazione visiva, ma invita lo spettatore a un’esperienza sensoriale che sfida le convenzioni. La sovrapposizione di materiali e interventi pittorici rappresenta un dialogo tra realtà e immaginazione, dove l’atto creativo diventa un modo per esplorare le complessità dell’esistenza.
Le sue opere si manifestano come un intreccio di storie e memorie, in cui ogni tela diventa un palcoscenico per un racconto che trascende il tempo. I materiali utilizzati dall’artista, spesso vecchie stoffe di casa, parti di tele dipinte e che non la soddisfano più, materiali metallici, chiodi, fili, o altri elementi, divengono testimonianze di una storia collettiva che viene riattivata attraverso il processo creativo. La scelta di questi componenti non è casuale; essi fungono da catalizzatori per l’emozione, conferendo a ogni opera una dimensione personale e intima. Allo stesso tempo la scelta di materiali non convenzionali porta con sé una forte connotazione sociale, evidenziando la sua sensibilità verso tematiche di genere e disuguaglianza, rendendo le sue opere non solo personali, ma anche cariche di profondo impegno politico.
La narrazione si dipana attraverso costruzioni geometriche, nelle quali forme, colori e materiali dialogano alla ricerca di un’ armonia in un mondo spesso dissonante. Questa ricerca di razionalità non limita l’espressione, ma al contrario la potenzia, incanalando le emozioni in una struttura solida che permette allo spettatore di cogliere non solo l’estetica dell’opera, ma anche il messaggio profondo che essa racchiude. La tensione tra rigore e libertà che anima la superficie pittorica invita a riflettere sulla natura stessa della realtà e delle sue possibili interpretazioni.
In definitiva, l’opera di Laura Ruberto si erge come un ponte tra passato e futuro, che riattiva memorie, e un universo in espansione, ricco di potenzialità e suggestioni, nel quale si aprono ampi spazi di riflessione che creano un dialogo profondo e coinvolgente con il pubblico.
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GIOVANNI PAGAN
Tutta dedicata alle Apuane, la vetrina di Giovanni Pagan ci propone una bella pittura figurativa, calda e carica di poesia.
Diplomato all’Istituto d’Arte di Pisa nel 1999 e con studi presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, incarna un percorso artistico ricco di dedizione e riscoperta. La sua formazione iniziale, orientata verso una pittura realistica profondamente radicata nella conoscenza anatomica, ha gettato le basi per un linguaggio visivo solido e maturo. Nonostante la decisione di interrompere gli studi accademici per seguire una carriera nel mondo della ristorazione per vent’anni, l’artista ha saputo mantenere viva la fiamma della passione pittorica, coltivandola nei ritagli di tempo con una costanza ammirevole.
Oggi, dedicandosi interamente alla pittura, l’artista si concentra su un genere paesaggistico intriso di profondità emotiva e autentica connessione con il territorio. I paesaggi rappresentati sono un omaggio ai luoghi più significativi e suggestivi della Toscana, con un’attenzione particolare alle Alpi Apuane. Queste montagne, con le loro vette maestose e la loro materia aspra e imponente, ispirano una visione che va oltre la semplice riproduzione visiva: l’artista esplora le superfici, i toni, le ombre e le luci per catturare l’anima delle rocce e l’essenza dei paesaggi che ama.
Il suo stile figurativo si distingue per la modernità e la calda espressività. Le opere, lungi dall’essere leziose, sono intrise di un’emozione vigorosa, caratterizzate da ampie campiture di colore che dialogano con una texture pittorica ruvida, quasi materica, che richiama la solidità delle rocce rappresentate. Ogni pennellata riflette un equilibrio tra forza e sensibilità, trasmettendo al pubblico una sensazione di immersione totale nei luoghi raffigurati.
La recente scelta di dedicarsi interamente alla pittura segna per l’artista un momento di rinascita e ricerca. La sua pittura, intensa e sincera, promette di essere un omaggio continuo a un paesaggio che non smette mai di affascinarlo, celebrando la bellezza e la potenza della natura toscana.
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ANITA RASO
L’arte di Anita Raso è un omaggio alla femminilità nelle sue forme più misteriose e potenti. Attraverso una pittura che gioca con l’apparenza e la delicatezza, Raso invita l’osservatore a scoprire ritratti in cui le donne si celano e fioriscono allo stesso tempo. I volti, appena accennati, sono finestre verso un mondo interiore, dove l’identità si dissolve per lasciare spazio a un’immagine universale e collettiva del femminile.
Elementi iconici come i turbanti e le corolle di fiori diventano protagonisti, simboli di trasformazione e rinascita. Questi dettagli, che adornano le figure con eleganza e un tocco di esotismo, conferiscono alle opere un senso di sospensione tra realtà e immaginazione. I fiori, dipinti con straordinaria cura e vitalità, parlano della bellezza e della caducità della vita, rendendo le tele di Raso cariche di significato.
Le sue scelte cromatiche, audaci e raffinate, creano un gioco di contrasti tra forza e fragilità, esprimendo con intensità l’energia del femminile. La palette di Anita Raso, ricca di sfumature vivaci, sottolinea l’unicità di ogni dipinto, rendendolo un racconto a sé stante. Ciascuna pennellata è una dichiarazione di libertà e individualità, un invito a esplorare la complessità dell’essere donna.
Le opere di Anita Raso conquistano per la loro capacità di unire il visibile con l’invisibile, il tangibile con l’intangibile. Invitano a cogliere il silenzio tra le pennellate e a riflettere sulla forza e la grazia racchiuse nella femminilità. Ogni dipinto diventa così un omaggio alla bellezza che resiste al tempo, alle storie personali e universali che riaffiorano con delicatezza e determinazione.
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FRANCA MARIA TERRANOVA
Nelle opere di Franca Maria Terranova, la figura femminile emerge con una forza e una presenza inconfondibili. Ogni volto, sapientemente delineato, è un ritratto che racconta non solo una storia personale, ma un archetipo universale di grazia e resilienza. Le donne dipinte da Terranova portano con sé uno sguardo deciso, un invito a scrutare oltre la bellezza esteriore per scoprire le profondità dell’anima.
I fiori, elementi ricorrenti e dominanti, non sono semplici decorazioni, ma estensioni della personalità delle sue figure. Intrecciati nei capelli come corone viventi o acconciature vibranti, i fiori incarnano tanto la delicatezza quanto la forza della natura femminile. Essi fioriscono e si adattano, come le donne che li portano, raccontando storie di crescita, cambiamento e resistenza.
Le espressioni delle sue protagoniste sono riflessi di esperienze vissute: ogni sorriso velato, ogni sguardo sfidante trasmette un mondo di emozioni, dalla quieta riflessione alla consapevolezza assertiva. L’artista ci offre una visione in cui la femminilità è sinonimo di complessità e potere, celebrata attraverso pennellate che accarezzano la tela con precisione e intensità.
Franca Maria Terranova ci conduce in un viaggio visivo in cui ogni volto e ogni petalo narrano un capitolo di una storia più grande, un omaggio al coraggio e alla bellezza intrinseca di ogni donna. Le sue opere sono uno specchio delle lotte, delle gioie e della saggezza accumulata, invitandoci a riflettere sul significato profondo della nostra umanità e sul legame intimo con la natura che ci circonda.
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ANDREA FORGIARINI
L’arte di Andrea Forgiarini rappresenta un’interpretazione inedita e raffinata della tecnica del pouring, trasformando ciò che solitamente si presenta come un’esplosione caotica di colori in una composizione controllata e intensamente espressiva. Sebbene la tecnica del pouring sia notoriamente associata al caso, dove la colata dei pigmenti porta a macchie imprevedibili e intrecci casuali, qui essa si manifesta sotto una forma più meditata e consapevole. L’artista sembra instaurare un dialogo con il colore stesso, guidandone il fluire con un’intenzione chiara e potente.
Ciò che distingue queste opere è l’assenza del caratteristico caos tipico del pouring tradizionale. Non vi è traccia del movimento disordinato, né di colori che si mischiano in modo accidentale e creano impurità. Al contrario, nelle sue piccole tele ogni sfumatura appare guidata da un pensiero lucido che dona alle opere una logica interna e una coerenza quasi metafisica. Il risultato è una fluidità cromatica che sfiora la perfezione, in cui profondità e rilievi si alternano per dare vita a paesaggi immaginari: valli di luce e oscurità, zone di ombra e di bagliori, che invitano a perdersi in mondi sospesi tra realtà e sogno.
L’iridescenza dei colori contribuisce a questa dimensione onirica, illuminando la superficie della tela come se fosse attraversata da un bagliore interno. Ogni colore, scelto e guidato con cura, sembra obbedire alla volontà dell’artista, dando vita a composizioni che, pur nella loro apparente spontaneità, rivelano una profonda struttura e una razionalità sottile. Le opere raggiungono così un equilibrio tra ordine e irrazionale, dove ogni elemento appare esattamente al posto giusto, come parte di un’armonia segreta.
Questo approccio al pouring risulta quindi unico e affascinante: attraverso la sua mano sicura e una visione limpida, l’artista riesce a creare opere che non sono mai meramente casuali, ma rappresentano la fusione perfetta tra controllo e libertà, tra volontà e abbandono, offrendo allo spettatore uno spazio visivo in cui immergersi e perdersi, seguendo le tracce luminose e le profondità che costellano ogni piccola tela.
Andrea Forgiarini è nato a Livorno nel 1995.
Dopo gli studi al liceo artistico di Pisa, ha iniziato il suo personale percorso nella pittura alla ricerca di una sua particolare linea.
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Melograno Art Gallery
Livorno, via Marradi 62/68
Orario:
10/12.30 e 16/20. Domenica e festivi 10/12.30 e 17/20.
Chiusi la mattina del lunedì. Le mostre terminano tutte alle 12.30 di ogni mercoledì.