Le attività della Guardia Costiera per la tutela e la valorizzazione dei beni archeologici sommersi e costieri
Le attività della Guardia Costiera per la tutela e la valorizzazione dei beni archeologici sommersi e costieri
Se ne parlerà giovedì 4 agosto, alle 21,30, al parco Palombini a Tarquinia nell’ultimo incontro del ciclo di conferenze “Tra terra e mare” organizzato dalla STAS.
Tarquinia, 2 agosto 2022 – Si concluderà con la conferenza della Guardia Costiera giovedì 4 agosto, alle 21,30, al parco Palombini (via della Ripa 25), a Tarquinia, il ciclo di incontri sull’archeologia subacquea “Tra terra e mare” organizzato dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia (STAS), con il sostegno del Ministero della Cultura (MIC) e in collaborazione con l’Assonautica di Tarquinia “G. Maffei”. La conferenza è dedicata alle attività della Componente Subacquea delle Capitanerie di Porto nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio archeologico sommerso e costiero. I subacquei Gianni Dessì (IV Nucleo Operatori Subacquei di Cagliari), Giuseppe Claudio Giannone (II Nucleo Operatori Subacquei di Napoli) e Serafino Caggiano (I Nucleo Operatori Subacquei di San Benedetto del Tronto) sono il personale della Guardia Costiera chiamato a relazionare sull’interessante argomento.
Si tratta di personale altamente specializzato che ha frequentato vari corsi formativi di archeologia subacquea e ha partecipato a numerose attività di ricerca, prospezione, recupero e scavo sotto la direzione delle soprintendenze competenti del Mare Adriatico e del Mar Tirreno. A introdurre i relatori e a delineare alcune nozioni sulla legislazione afferente alla tutela e ricerca dei beni archeologici sommersi sarà l’archeologo Giacomo Cavillier, a capo di diversi progetti di ricerca e responsabile della Sezione Storico-archeologica del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.
Tematica essenziale della conferenza è dunque l’attività di tutela svolta dai nuclei subacquei della Guardia Costiera in vari contesti e siti del territorio nazionale, con particolare riguardo all’apporto fornito alle Soprintendenze Archeologiche e all’impegno profuso, frutto delle competenze e delle capacità tecniche, attuali e potenziali, maturate nel corso degli anni. Partendo dalle specifiche attribuzioni legislative in materia e dagli strumenti normativi in vigore, si passerà a delineare le varie esperienze di ricerca e tutela della componente subacquea e alle potenzialità che la componente subacquea oggi è in grado di offrire in campo archeologico.
Parte rilevante della comunicazione è pertanto dedicata all’interdisciplinarietà connessa con la tutela e la ricerca: la sicurezza delle operazioni subacquee, il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente marino e costiero e il coinvolgimento dell’utenza del mare (professionale e turistica). Giova rilevare che le attività di ricerca (scavo, prospezione e recupero) a cui da anni partecipa la componente subacquea della Guardia Costiera devono essere sempre effettuate sotto la direzione e la vigilanza dei direttori archeologi preposti e non possono prescindere da seria professionalità e da opportune competenze soprattutto se si opera in un ambiente operativo multitasking. Ed è in tale contesto che emerge viva e tangibile l’esperienza della Guardia Costiera e della sua Componente Subacquea nella tutela e conservazione del “Mare nostrum”. Al termine della conferenza, l’azienda vitivinicola Etruscaia, il frantoio Olitar, l’azienda agricola Ape Velka e Vittoria Tassoni, cuoca dell’Alleanza Slowfood, proporranno una degustazione delle loro eccellenze enogastronomiche.