LE CARICATURE DI OTTORINO RAZZAUTI – PINACOTECA SERVOLINI – COLLESALVETTI

LE CARICATURE DI OTTORINO RAZZAUTI

OMAGGIO ALLA BELLE EPOQUE

DI TOULOUSE-LAUTREC E DI LEONETTO CAPPIELLO

PINACOTECA COMUNALE CARLO SERVOLINI

Via Umberto I, n. 63 – Collesalvetti

 14 novembre 2019, ore 15.30-18.30

info

0586 980256 e 980255

pinacoteca@comune.collesalvetti.li.it

www.comune.collesalvetti.li.it

Ai visitatori verrà donata una copia del catalogo 

“Gastone Razzaguta 1890-1950. Una coscienza critica tra il Caffè Bardi e il Gruppo Labronico” (Pisa, Pacini Editore 2010)

 Dopo il successo della mostra “Ottorino Razzauti. L’espressione trascendente del vero. Dialoghi sull’italianismo artistico” e del Calendario Autunno 2019, “Tra Arte e Archeologia: addenda storiografici e documentari”, promossi entrambi dal Comune di Collesalvetti, si annuncia che la mostra è stata prorogata fino al 21 novembre 2019, con l’obiettivo di arricchire le possibilità di fruizione per il pubblico con 2 percorsi sprint, previsti in data 7 novembre e 14 novembre, ore 15.30-18.30, curati da Francesca Cagianelli, conservatrice della Pinacoteca Comunale Carlo Servolini.

Il primo percorso sprint, dal titolo “Il paesaggio di Ottorino Razzauti e la triade: Fattori-Cézanne-Van Gogh”, sarà l’occasione per rileggere l’evoluzione del genere paesaggistico nella Toscana dei primi due decenni del Novecento, all’insegna del rinnovamento artistico in linea con la diffusione in Italia delle mode cézanniane; il secondo percorso sprint dal titolo “Le caricature di Ottorino Razzauti: omaggio alla Belle Epoque di Toulouse-Lautrec e Cappiello” punta a raccontare tutte le verità dell’itinerario di emancipazione dell’artista tra Livorno e Parigi.

A sorpresa inoltre è stata varata una 5° puntata “straordinaria” del Calendario Autunno 2019, che dopo le fortunatissime puntate, curate da Francesca Cagianelli, Stefano Bruni, Cristina Cagianelli, Silvia Panichi, dedicate rispettivamente alla presentazione del catalogo della mostra, all’influenza degli Etruschi sulla pittura italiana dei primi trent’anni del Novecento, alla sincronicità dell’antico nella pittura di Alessandro Scheibel, e infine alla Leggenda di Tarpea interpretata da Duilio Cambellotti, conclude egregiamente tale importante excursus tra arte e archeologia con una finestra sulla contemporaneità.

Curato da Chiara Tarantino, archeologa, docente di “Classical Archaeology” presso Dipartimento di Civiltà è forme del sapere di Pisa, l’evento dal titolo Dal Laocoonte alla contemporaneità, introdotto da Evita Ceccarelli, Presidente di Archeoclub d’Italia (sede di Pisa), e concepito in collaborazione con la Gipsoteca di arte antica e il Sistema museale di Ateneo, costituisce un vero e proprio ponte tra la riflessione sull’antico e le prospettive dell’arte contemporanea, come conferma il bel catalogo dell’omonima mostra, “Sacred. Ripensare l’arte antica” (Edizioni ETS), che nell’occasione verrà presentato e distribuito gratuitamente.