Lidia Bachis Selvaticus Roma 2019

Lidia Bachis – Selvaticus – Roma

L’artista romana Lidia Bachis propone la sua personale “Selvaticus” al Casale di San Pio V, sede della Link Campus University. La mostra, all’interno delle iniziative di Estate Romana, è curata da Desirée Sabatini.

SELVATICUS

di Lidia Bachis

a cura di Desirée Sabatini

11 luglio – 2 agosto 2019

All’interno delle iniziative di Estate Romana si inaugura giovedì 11 luglio “Selvaticus”, la personale di Lidia Bachis, nello storico Casale di San Pio V, sede della Link Campus University, spazio perfetto per ospitare il particolare scenario che emerge dal mondo fiabesco rappresentato dall’artista; si tratta di un sottobosco di raffinate crudeltà e ossessioni comuni, una sottile cattiveria al di là della ideologica lotta fra bene e male che rimanda alla teoria junghiana sugli archetipi.

Lidia Bachis attinge da questo inconscio collettivo, proprio dove la memoria si trova in uno strato ancestrale di base, per raccontarci attraverso il suo viaggio nel bosco le nostre paure più profonde. La volontà di trattare gli istinti repressi degli uomini nasce sempre da una curiosità dell’artista per i comportamenti umani e dalla necessità di renderli concreti, evidenti, pubblici, con tutte le loro sfumature e ambiguità. Il bosco diventa il luogo della condivisione di tutti i sentimenti di amore e dolore, compassione e sensibilità, paura e rigidità, riscatto e denuncia.

Selvaticus è il luogo dove ognuno di noi almeno una volta nella vita si perde.

Inaugurazione giovedì 11 luglio, ore 18.30

Ingresso libero

Università degli studi
Link Campus University
Via del Casale di San Pio V, 44
00165 Rome – Italy

Lidia Bachis nasce a Roma, vive e lavora a Viterbo dal 2011.

Dopo gli studi, Liceo Artistico prima e l’Istituto Poligrafico della Zecca di Stato poi, inizia a frequentare l’ambiente artistico romano e con Il Pasto Nudo, personale a cura di Alessandro Riva, entra ufficialmente a far parte del mondo delle arti visive. Subito aderisce, al di la delle molte differenze stilistiche e tecniche che dividono il lavoro di ogni artista da quello dell’altro – al linguaggio emergente dell’arte italiana, che ha saputo mutuare dai propri padri e fratelli maggiori il recupero di un linguaggio pittorico colto.

Presto al lavoro pittorico si aggiungono altri progetti, così nel 2002 pubblica il libro intervista “Arte & Successo” (ed. Maretti), nel 2014 illustra “Fiabe sul palco” (ed. Arts factory), nel 2015 pubblica “Candy Candy, l’eroina di una generazione” (Ultra ed.), e nel 2016 illustra il libro di Maurizio Ferrini “…o no?” (Manfredi ed.).

Mostre principali:

“Round-Trip Commedia” Galleria Comunale d’Arte Contemporanea – Arezzo; “Le ragazze sono malinconiche e pazze” Casa dei Teatri – Roma; “C’era una volta, il gioco e il giocattolo” Macro La Pelanda – Roma; “Le relazioni pericolose, immaginario filmico e le arti visuali” Pinacoteca Comunale Oristano; “L’immaginario e la forma” Francavilla – MUMI- Museo Michetti; “Visioni da Shakespeare” Casa dei Teatri – Roma; “Woman as Philosopher” Bruxelles (European Commission); “Fragile” Lussemburgo (European Commission); “C’era una volta…” Macro La Pelanda – Roma – 55th International Art Exbhition, La Biennale Di Venezia; “Chi sei? nessuno” – Chiesa di San Tommaso – Viterbo; “ Roma, 1914, storie della città” Mercato di Traiano, Museo dei Fori Imperiali – Roma“ Better to eat you” Civita di Bagnoregio; “ Naturalmente” Scuderie Palazzo Chigi Albani – Soriano del Cimino; “ Mirabilia ed altri paesaggi” Pinacoteca di San Francesco – Aquapendente.

Lidia Bachis  – le opere al Melograno