“Love your world!” – Maurizio Ceccarelli – Chiesa di San Zenone – Cesena (FC)
“Love your world!” – Maurizio Ceccarelli
A cura di Francesca Caldari
Artista: Maurizio Ceccarelli
Titolo: “Love your world!”
Inaugurazione: Sabato 4 Dicembre alle ore 17,30
Luogo: Chiesa di San Zenone – Contrada Uberti, 6 – Cesena (FC)
Date: 4 Dicembre – 9 Gennaio
Orari: Mercoledì, Giovedì, Venerdì, dalle 16,00 alle 19,00
Sabato, Domenica e Festivi dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,00
Chiuso il 25/12/2021 e il 01/01/2022
Info: Maurizio Ceccarelli: 349.3713796 – maurix_sun@libero.it – www.maurizioceccarelliart.it
Sabato 4 Dicembre alle ore 17,30 presso la Chiesa di San Zenone, un vero gioiello architettonico situato nel centro storico di Cesena, alla presenza del Sindaco Enzo Lattuca e delle autorità, inaugura la mostra di Maurizio Ceccarelli dal titolo “Love your world!”.
La mostra, che resterà aperta al pubblico fino a domenica 9 gennaio è a cura di Francesca Caldari, con il patrocinio della Fondazione Famiglia Tortora.
Maurizio Ceccarelli, classe 1973, imolese di nascita ma cervese d’adozione, artista sensibile, poliedrico, ha esposto in numerose manifestazioni fieristiche in Italia e all’estero; le sue opere sono presenti in diverse collezioni private, ha partecipato con successo a importanti iniziative che hanno messo a disposizione la sua arte per la beneficenza e ha ricevuto numerosi riconoscimenti.
Il progetto espositivo dell’artista, vuole integrarsi e armonizzarsi perfettamente con il luogo che lo ospita, dove la bellezza degli affreschi del Milani dialoga con le sue opere di matrice pop dai contenuti forti e di grande attualità.
Il titolo imperativo della mostra “LOVE YOUR WORLD!”, enuncia chiaramente i messaggi che l’artista vuole lasciare indelebili e impressi su di noi.
Ceccarelli, da sempre schierato con la sua arte nella difesa dei diritti, sensibile ai temi degli attentati terroristici, del male psichico provocato dalla pandemia, della lotta per la difesa del pianeta, ora li affronta con ancora maggior consapevolezza.
Ogni sua opera nasce dalla fusione di culture e di materiali raccolti in più metropoli e questo amalgamarsi di realtà così diverse richiama la globalizzazione del mondo e la sua integrazione.
L’artista strappa i manifesti dai muri, li riporta direttamente sulla tela o sulla scultura e, una volta incollati sul supporto, questi vengono nuovamente lavorati dall’autore che grazie alla sua manipolazione li restituisce a nuova vita, trasformandoli in opere d’arte.
Carte pregiate, poster, tessuti ricercati e raffinati provenienti da Francia e Giappone, colori acrilici e resine danno vita al modus operandi ormai noto e apprezzato di Ceccarelli.
I suoi colori non sono mai spenti e cupi ma luminosi e vitali. Chi guarda le opere viene in un primo momento catturato dalla vivacità dei toni cromatici, ma poi soffermandosi con più attenzione, scorge sguardi penetranti e intensi, messaggi che si trasformano in dialoghi che l’artista intraprende con lo spettatore.
Negli ultimi anni l’attenzione di Ceccarelli si è focalizzata maggiormente sull’esecuzione di sculture, in mostra ben rappresentate, realizzate in vetroresina e decollage, con una forte impronta derivante dalla Pop Art. L’artista enfatizza la dolcezza trasmessa dagli animali e li personalizza con l’utilizzo di immagini sovrapposte di personaggi come super eroi, fumetti, cartoni giapponesi, ma anche carte e tessuti rinvenuti nei mercatini.
Dietro a questa esplosione di colori, le sculture evocano un messaggio forte ed importante: la lotta per la tutela del pianeta e di tutti gli animali in via d’estinzione, tematiche care soprattutto ai giovani e oggi di rilevanza mondiale.
Le opere dell’artista, sono vere e proprie ambasciatrici di messaggi di salvaguardia del pianeta dove gli animali ne sono i custodi.
Non importa se la scultura è rappresentata da un bulldog, da un rinoceronte, da un panda, da un gorilla, da un orso, da un pinguino, ognuno di loro esprime, essendo animale, lo stesso pensiero: la strumentalizzazione dell’uomo verso la natura che mette a rischio la loro sopravvivenza.
Ceccarelli, attraverso la tridimensionalità della scultura, crea piccole mascotte che sostengono il pensiero dell’attivista Greta Thunberg e di tutte quelle persone che lottano quotidianamente per preservare il nostro pianeta dall’intervento spesso scellerato e distruttivo dell’uomo.
In esposizione molte malinconiche e affascinanti geishe che lo hanno consacrato alla notorietà, alcuni soggetti che ripercorrono tematiche di grande attualità come la grande tela “Resilienza umana” e una decina di opere scultoree di recentissima produzione.
Tra le sculture anche un estintore, trattato sempre con la medesima tecnica del decollage e delle resine, chiaro riferimento agli incendi boschivi che ricorrono ciclicamente in Australia.
Koala, canguri, panda, si mescolano insieme a leggiadre libellule e farfalle e si uniscono in un messaggio corale “you can change the world”. I cambiamenti climatici hanno influenzato tutti gli eventi metereologici estremi, siccità compresa e dunque indirettamente anche gli incendi.
Ceccarelli è in cerca di continue sperimentazioni e ci presenta per l’occasione opere inedite realizzate utilizzando materiali presenti in natura, come gli alveari delle api.
Attraverso i quali è stata ideata e realizzata l’opera manifesto dell’esposizione, “Rinascita”; un inno alla salvaguardia del nostro ecosistema.
Le api non producono solo il miele, ma rivestono un ruolo essenziale negli ecosistemi.
Se dovessero scomparire, le conseguenze sarebbero davvero incalcolabili sulla biodiversità e l’alimentazione. La nostra vita dipende anche dalla loro.
“Rinascita”, un tripudio di farfalle dai colori accesi che sbocciano come fiori dagli alveari, è una metafora di quanto la vita e la bellezza siano collegate indissolubilmente al ruolo che svolgono le api in natura. Ogni essere vivente è parte di un ingranaggio preciso e funzionale al nostro ciclo di vita che, se viene a mancare, inevitabilmente si interrompe.
La natura che con la sua immensa bellezza e generosità ci ha donato tanto e continua a donarci, ci chiede con tanti segnali di salvarla da un disastro che potrebbe essere imminente.
Una mostra, da visitare con uno sguardo attento e consapevole, fruendo non solo del bello ma facendo anche tesoro dei messaggi che trasmette, diventando noi stessi con i nostri comportamenti quotidiani un esempio per gli altri.