Mappa-mondo. Fotografie di dieci paesi in Sicilia – Una mostra a Palazzo Butera – Palermo
Mappa-mondo. Fotografie di dieci paesi in Sicilia, sostenuto da Strategia Fotografia 2023, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, è un progetto di ricerca fotografica contemporanea voluto dall’Accademia di Belle Arti di Palermo in partnership con la Fondazione di Palazzo Butera.
Curato da Roberta Valtorta, ha impegnato sei fotografi (Giorgio Barrera, Martina Della Valle, Sebastiano Raimondo, Moira Ricci, Sandro Scalia, Maria Vittoria Trovato) in lavori dedicati a dieci paesi della Sicilia (Mazzarino, Santa Lucia, Pietraperzia, Niscemi, Barrafranca, Grammichele, Butera, Raccuja, Militello, Scordia), un tempo feudi dei Branciforte. Questi feudi sono rappresentati in dieci grandi mappe settecentesche, dipinte a olio, conservate a Palazzo Butera a Palermo: proprio da queste mappe, confrontate all’aspetto degli attuali territori, sono partiti i sei fotografi per riflettere sul mutamento del paesaggio e sul senso dei luoghi nel tempo.
Non si è trattato di un lavoro di “documentazione” ma di indagini totalmente libere, svolte attraverso modalità narrative molto diverse tra loro (dallo stile documentario alla costruzione di immaginari attraverso l’intelligenza artificiale) che affermano la assoluta relatività dell’idea di rappresentazione e le grandi capacità dei media visuali di inventare il paesaggio.
Un volume edito da Dario Cimorelli conterrà oltre alle fotografie realizzate dai sei autori (9 per ciascuno di loro) alcune immagini realizzate a Raccuia da Giovanni Chiaramonte nel 1999: un omaggio al grande fotografo di origini siciliane coinvolto nel progetto ma mancato nell’ottobre 2023. I testi sono di Claudio Gulli, Monica Maffioli e Roberta Valtorta.
Una mostra a Palazzo Butera, dal 30 ottobre all’11 dicembre 2024, presenterà una selezione di opere fotografiche dei sei autori allestite luogo il percorso espositivo che ospita la ricchissima collezione di Francesca e Massimo Valsecchi.