Maryam Bakhtiari – Poemi Sensoriali – Alea Contemporary Art – Roma
Alea Contemporary Art
Maryam Bakhtiari – Poemi Sensoriali
3-24 marzo 2022
3-24 marzo 2022
Inaugurazione:
giovedì 3 marzo 2022
ore 17.30
giovedì 3 marzo 2022
ore 17.30
Alea Contemporary Art riapre finalmente la stagione delle mostre personali con una ricca selezione di dipinti di Maryam Bakhtiari, dal titolo “Poemi Sensoriali”, la cui inaugurazione avrà luogo presso la galleria Alea Contemporary Art di Roma giovedì 3 marzo 2022, dalle ore 17.30.
Sarà presente l’artista.
La mostra resterà aperta fino al 24 marzo 2022.
Orari mostra: lun-ven 14.00-18.30
sabato 10.00-13.00
sabato 10.00-13.00
Info: Frank 3397054404
Andrea 3498846270
Andrea 3498846270
“Maryam Bakhtiari, artista iraniana con un’intensa attività da musicista alle spalle, sembra voler riportare nelle sue tele e carte quelle note etniche del suo paese, viscerali, che quasi le sfuggono dal pennello. Con gestualità spontanee e perentorie, i colori si emancipano da quei neri densi che occupano e preoccupano lo spazio.
La memoria cellulare di un vissuto pericoloso si evolve così in nuclei di strutture nuove e fluide, suggerendo accenti di viva speranza e profonda leggerezza.
Il suo segno forte si accosta spesso alla calligrafia persiana, in un linguaggio magico e personalissimo, lasciando trasparire una volontà di dichiarare sussurrata, senza imporre alcunché, ma non per questo meno potente e innovativa.
In un periodo storico dove l’astrattismo e l’informale sono troppo spesso messi in discussione a favore del concettualismo, Alea propone un’artista che dipinge dalle emozioni per arrivare alle radici di stati d’animo diversi, più variegati, completi. La figura svanisce completamente perché non è mai esistita, la forma si trasforma in qualcosa di nuovo, pure emozioni, sinapsi musicali, sussulti grammaticali, poemi sensoriali.”
La memoria cellulare di un vissuto pericoloso si evolve così in nuclei di strutture nuove e fluide, suggerendo accenti di viva speranza e profonda leggerezza.
Il suo segno forte si accosta spesso alla calligrafia persiana, in un linguaggio magico e personalissimo, lasciando trasparire una volontà di dichiarare sussurrata, senza imporre alcunché, ma non per questo meno potente e innovativa.
In un periodo storico dove l’astrattismo e l’informale sono troppo spesso messi in discussione a favore del concettualismo, Alea propone un’artista che dipinge dalle emozioni per arrivare alle radici di stati d’animo diversi, più variegati, completi. La figura svanisce completamente perché non è mai esistita, la forma si trasforma in qualcosa di nuovo, pure emozioni, sinapsi musicali, sussulti grammaticali, poemi sensoriali.”
Andrea Pacini
