Maurizio Biagi – ArteGenova 2023 – Il Melograno Art Gallery

Maurizio Biagi sarà presente ad ArteGenova 2023 con Il Melograno Art Gallery

ARTE GENOVA 2023

Contemporary Art Talent Show

Padiglione Blu nel quartiere fieristico di Genova

STAND 44

C.A.T.S

4 – 7 maggio 2023

Ad ArteGenova saranno presenti opere nelle quali l’amore per il monocromo si sviluppa in assemblaggi di elementi omogenei e coerenti che declinano il colore nelle pieghe delle loro singole individualità.

“Il mio è un lungo percorso, che inizia con la pittura en plein air, dove è importante la forma e il colore in rapporto alla luce, fino alla ricerca del colore puro (leggi monocromi), per arrivare al superamento del colore stesso usando materiali che di per se hanno un colore.”

Maurizio Biagi vive all’Impruneta, in provincia di Firenze. Il talento e l’urgenza di creare bussano alla sua porta fin dall’inizio degli anni ’70. Extra lavoro, produce ceramiche e diviene protagonista del Gruppo Pittori Imprunetani, in seguito il gruppo Art Art di cui oggi è consigliere. È degli stessi anni l’incontro con Gianfranco Mello e la serie di partecipazioni a esposizioni in compagnia di alcuni dei nomi più importanti degli anni ’80 e ’90. E’ stato segnalato al Premio Pittura di Panzano 1983, vinto da un artista del calibro di Ugo Attardi. La sua prima personale, nel 1986, ebbe la presentazione di Carmelo Mezzasalma, oggi Superiore della Comunità di San Leolino che gestisce fra l’altro la Certosa fiorentina.
Nel 1990 partecipa alla mostra di affreschi su cotto nella Sala d’Armi Buondelmonti all’Impruneta e alla 17^ Rassegna sestese. Espone insieme con artisti quali Silvio Loffredo, Enzo Faraoni, Gualtiero Nativi, Vinicio Berti, Sergio Scatizzi.

Allo scadere del millennio Maurizio Biagi attraverserà un momento di crisi artistica.

“Dal 2000 al 2010 ho prodotto poco, e pensato tanto. Da un lato, il figurativo mi era diventato stretto. Dall’altro, avevo iniziato una riflessione sul secolo appena terminato. Questo secolo in cui gli artisti si erano definitivamente liberati dal vincolo della produzione su commissione. Questo secolo che aveva prodotto l’informale, la pop art, lo spazialismo, l’action painting, il materico… te li dico alla rinfusa, ma sono tutti stili dopo la cui comparsa non ci si può più permettere di dipingere come duecento anni fa. Il mio intento, forse un po’ ambizioso, era diventato quello di trovare una forma stilistica che racchiudesse, che sintetizzasse tutto il ‘900, almeno attraverso e secondo la mia visione.”
Una ricerca, dunque, preparata da anni con cura, riflessioni e continui ripensamenti, ma iniziata realmente intorno al 2012, e che prosegue tuttora.

In modo del tutto naturale, quasi come in una dissolvenza incrociata, lo stile di Maurizio è approdato all’informale. Lo spiccato senso del colore, oltre a una continua e autentica meditazione sul pigmento, ha originato le sue opere monocrome.

“Sul cotto è possibile fissare il pigmento puro, senza bisogno di solventi. Ci pensi? Pigmento, nient’altro che pigmento. Colore, nient’altro che colore.”

Ed ecco i monocromi che in certe sue installazioni sembrano talvolta atomi di un organismo di proporzioni immense. Atomi. Elementi base. Punti di partenza.

Ad ArteGenova saranno presenti opere nelle quali l’amore per il monocromo si sviluppa in assemblaggi di elementi omogenei e coerenti che declinano il colore nelle pieghe delle loro singole individualità.

“Il mio è un lungo percorso, che inizia con la pittura en plein air, dove è importante la forma e il colore in rapporto alla luce, fino alla ricerca del colore puro (leggi monocromi), per arrivare al superamento del colore stesso usando materiali che di per se hanno un colore.”