Mauro Caboni – La Pesca Miracolosa – XIV Settimana Biblica Diocesana – Andria

Mauro Caboni e la sua opera “La pesca miracolosa” ad Andria, in  occasione della quattordicesima settimana biblica diocesana, che sarà trasmessa sul canale youtube @Ufficio catechistico – Diocesi di Andria

Lucia Cavallo, della Diocesi di Andria, ci parlerà dell’opera lunedì 7 marzo, alle ore 19

Ecco il link  per seguire l’evento

L’opera è stata premiata con il premio speciale Acli  assegnato ad un’opera che trattasse temi cristiani, impegno sociale, pace e integrazione tra i popoli nell’ambito del Premio Giovanni Gronchi, edizione 2016

La pesca miracolosa LUCA 5,1-11 Mauro Caboni è l’artista livornese che traendo ispirazione da Duccio di Buoninsegna e dalla Pesca miracolosa risalente al 300, dipinge circa 30 anni fa il quadro, utilizzando la china in una rigorosa intrecciatura di linee ferme dei soggetti.

Successivamente, utilizza i colori ad olio per dare equilibrio e luce all’opera. Colori che illuminano e coinvolgono emotivamente, fino ad investire chi si ferma ad ammirarla. Sceglie come soggetto una scena evangelica per lui, importante, non per farne una copia, ma per ispirazione così secondo quanto affermava Foscolo: “ L’arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentare con novità”.

Affascinato dalla figura di Cristo, un Cristo storico, vicino agli uomini, lo identifica come Pescatore tra pescatori. Pietro, invece, non esita a scendere dalla barca per andare verso il Signore, lasciandosi incontrare dal Suo sguardo, altri invece stanno tirando la rete piena di pesci. Lo sforzo che fanno i discepoli per sollevarla è ben visibile attraverso le loro schiene curve.

L’artista pone al centro della scena la barca, che ancor prima di prendere il largo ha già le reti traboccanti . Una rete piena di pesci è ciò che si compie quando le tenebre lasciano spazio alla luce e quando nel silenzio si dà ascolto alla voce che dice da che parte gettare le proprie speranze. Una vita brulicante si lascia conquistare e diventa segno del Dono presente.

È questione di attesa e abbondanza, di aprirsi e mettersi in gioco, di andare. Da dove nasce il miracolo, la meraviglia?. La meraviglia, che non ha parole, che impone il silenzio prima di qualunque discorso, nasce dalla sorpresa per l’incontro insperato. “Vale ancora la pena di mettersi a pescare? Ha senso impegnarsi, testimoniare, rinunciare, lasciarsi provocare dalla Parola?”

Nonostante i duemila anni passati siamo sempre precari su questa terra. Vulnerabili; sconfitti; delusi; figli del nostro tempo, quindi sempre un po’ limitati, pescatori. Un pescatore che non pesca niente è un pescatore fallito! La sua frustrazione è immensa. La sua speranza azzerata. Come ognuno di noi quando è disilluso; quando sente la sua impotenza. Cosa è per noi oggi la rete vuota ? La vita familiare, il lavoro, la scuola, la città, la chiesa…La pesca per noi cos’è ? Cosa vuol dire pescare e trovarci con le reti vuote? Gesù pone la sua Chiesa fra gli uomini: non separata, non privilegiata. La rete è fragile, ma non si rompe, a noi è chiesto di mettere personalmente gli occhi su Gesù e di lasciarci incontrare dal suo sguardo. Chi accompagnerà il nostro cammino per diventare “pescatori di uomini”? … Come la comunità cristiana può nascere e crescere in pienezza prima di ogni iniziativa e strategia pastorale?

Lucia Cavallo

Ufficio Catechistico Diocesano di Andria