Mirco Guardabassi – Ferite d’amore – Complesso museale di San Francesco – Montone
Ferite d’amore – Personale di Mirco Guardabassi
allestita nel chiostro del Complesso museale di San Francesco
via San Francesco, 4
06014 Montone (Perugia)
Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Montone
dal 26 giugno al 4 luglio, dal venerdì alla domenica ore 10,30 -13; 16 -18,30
Inaugurazione sabato 26 giugno ore 19
Museo Civico di San Francesco
Info: montone@sistemamuseo.it tel. 075 9306535
Gli orari potranno subire variazioni nel rispetto delle normative Covid-19
Comune di Montone
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Nel 2021 per il VII centenario della morte di Dante Alighieri l’artista di Umbertide dedica una scultura in alluminio alla più celebre coppia di amanti della Commedia.
La bufera infernal, che mai non resta,
mena li spirti con la sua rapina;
voltando e percotendo li molesta. (…)
Intesi ch’a così fatto tormento
enno dannati i peccator carnali,
Nel V Canto dell’Inferno Dante pone le anime di Paolo e Francesca nel II girone dei Lussuriosi, avvolti e percossi entro una vorticosa bufera, secondo la legge del contrappasso, per la tumultuosa passione.
Nella scultura di Guardabassi le due sagome di alluminio si avvitano nello spazio, come lingue di fuoco ardenti d’amore. Le 4 sculture sui lati nel chiostro dell’ex convento di San Francesco simboleggiano i 4 elementi di una cosmogonia. Tsunami = Acqua, da cui nasce Afrodite, madre di Amore e Natura = Terra. Minerva nata dal cervello (Nous/Mens) di Giove dio del Cielo = Aria; Paolo e Francesca = Fuoco (dell’Eros).
L’artista/demiurgo, crea un universo in dialogo tra opposti prospicienti: Afrodite guarda Minerva, Tsunami è davanti a Paolo e Francesca e, con il fuoco rubato agli dei da Prometeo, firma le sue opere con ferite d’amore per affermare che in un mondo globale, in tempi di pandemia, la Mente (Minerva) che guida la Scienza non deve essere asservita al profitto ma equilibrata dall’Amore universale.
La scultura Desirée rende invece omaggio alla giovanissima omonima (Mariottini) vittima non soltanto ferita ma brutalmente uccisa dalla violenza maschile, agli antipodi dell’amore.
Il curatore
Antonio E.M. Giordano