MUFOCO – Museo di Fotografia Contemporanea – Mostra di Moira Ricci e opere e libri di Franco Vaccari

MUFOCO – Museo di Fotografia Contemporanea

presenta i prossimi appuntamenti

Moira Ricci 20.12.53 10.08.04 mostra a cura di Roberta Valtorta
Photomatic d’Italia (1973-74) – nuove acquisizioni: opere e libri di Franco Vaccari

sabato 25 maggio 2024 ore 17.30

Photomatic d’Italia e oltre – giornata internazionale di studi su Franco Vaccari

a cura di Nicoletta Leonardi

sabato 15 giugno 2024 ore 14.30

Moira Ricci 20.12.53 10.08.04

a cura di Roberta Valtorta

Mufoco – Museo di Fotografia Contemporanea

26 maggio – 13 ottobre 2024

inaugurazione sabato 25 maggio 2024 ore 17.30

Sabato 25 maggio alle 17.30 il Mufoco, unico museo pubblico in Italia dedicato alla fotografia contemporanea e all’immagine tecnologica, presenta 20.12.53 10.08.04 di Moira Ricci, a cura di Roberta Valtorta, in mostra fino al 13 ottobre 2024.

Il progetto è vincitore del Bando PAC2021-Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, che ha portato all’acquisizione da parte del Museo del corpus delle 50 opere costituenti la serie e la realizzazione di un volume bilingue a cura di Roberta Valtorta.

La serie ha origine da una selezione di fotografie scelte dall’artista tra gli album di famiglia, nelle quali lei stessa si inserisce con un intervento digitale accanto alla madre, con il proprio autoritratto contestualizzato visivamente, esteticamente e temporalmente nel modo richiesto dalle mode delle varie epoche rappresentate.

Nelle parole della curatrice: «L’idea, confinante con un gesto di tipo apotropaico è unica e chiara perché risponde a un bisogno assoluto: autoritrarsi e ancora autoritrarsi, farlo più volte e inserire la figura di sé stessa all’età attuale nelle fotografie di famiglia in cui compare Loriana in tutte le età della sua vita» e ancora «Moira intende essere partecipe di ogni età della madre. Non saranno mai più insieme, ma lo saranno per sempre nella dimensione virtuale, ma ben visibile, delle immagini fotografiche».

Il titolo 20.12.53 10.08.04 fa riferimento alle date di nascita e di morte della madre Loriana, che Moira Ricci perde d’improvviso all’età di 27 anni, proprio nel periodo in cui la sua vita d’artista comincia a prendere forma.

Ha inizio così un lungo percorso di accettazione della perdita che trova espressione tramite la pratica artistica, nel corso dei dieci anni seguenti.

L’artista si trasforma, con la sua presenza nell’immagine, in una sorta di angelo custode che accompagna la madre per tutta la sua esistenza, osservandola e avvertendola con il suo sguardo fisso, ora deciso, ora amorevole, ora pensieroso.

Questo lavoro di ricerca, basato sull’indagine autobiografica e sulla riflessione della storia familiare segna il punto di maturazione della poetica dell’artista. Del processo creativo, che accompagna Moira Ricci in un percorso di crescita personale da ragazza a donna, racconta la curatrice della mostra Roberta Valtorta: «Anno dopo anno, aggiunge un’immagine all’altra, una ogni tanto: si spinge molto al di là di una elaborazione del lutto, va oltre il duro percorso che dalla negazione porta all’accettazione, tessendo un’ampia tela di pensieri che rappresentano la costruzione di sé stessa».

L’accurato e meticoloso lavoro di prelievo, camuffamento e postproduzione trasforma la fotografia familiare di partenza in un’opera contemporanea in profondo dialogo tra memoria e tempo.

In questo modo l’artista pone le basi di un linguaggio innovativo ante litteram, dando vita ad un potente “effetto realtà” creato dalla finzione digitale che si innesta con sapienza e delicatezza nella fotografia analogica.

«Il gesto artistico di Moira Ricci si inscrive nella testimonianza di ciò che nell’arte si mostra come elemento fondamentale della natura umana: il problema del tempo e del rapporto con l’eterno.
E la lettura dell’esperienza dell’amore.

Un museo di fotografia diviene così il vivace luogo in cui va continuamente in scena questa natura umana, che si vorrebbe troppo spesso ridurre a pura biologia o a efficacia tecnologica minore» il Presidente del Museo di Fotografia Contemporanea Davide Rondoni introduce con queste parole il lavoro di Moira Ricci, in mostra fino al 13 ottobre 2024.

Accompagnate da semplici didascalie, le cinquanta opere in mostra si susseguono in libera sequenza, in un flusso temporale non cronologico che coinvolge l’osservatore in una narrazione intima e familiare.

Moira Ricci (Orbetello, GR, 1977) ha studiato presso il CFP Bauer di Milano, conseguendo nel 1998 il diploma in fotografia. Ha poi proseguito gli studi in Arti multimediali e Comunicazione visiva presso l’Accademia di Belle Arti di Milano, diplomandosi nel 2004.

Vive e lavora fra Milano e Grosseto.

Nella sua opera, spesso di impronta autobiografica, Moira Ricci indaga i temi dell’identità personale e sociale, della storia familiare e del legame originario con il territorio, intrecciando invenzione tecnologica e riscoperta dell’immagine vernacolare. Lavora moltissimo sulla memoria e sulla manipolazione di un immaginario personale che si intreccia a storie, leggende e ricordi ambientati soprattutto nei territori della Maremma.

Le sue opere sono presenti in collezioni private italiane e straniere e sono state esposte in numerose mostre personali e collettive nazionali e internazionali.

Informazioni

Moira Ricci 20.12.53 10.08.04

a cura di Roberta Valtorta

Mufoco – Museo di Fotografia Contemporanea
Villa Ghirlanda, via Frova 10
Cinisello Balsamo – Milano, Italia

26 maggio – 13 ottobre 2024

Orari di apertura
mercoledì – venerdì ore 16.00 – 19.00
sabato e domenica ore 10.00 – 19.00
ingresso gratuito
mufoco.org

FRANCO VACCARI Photomatic d’Italia (1973-74)

Mufoco – Museo di Fotografia Contemporanea

Da sabato 25 maggio 2024 ore 17.30 visitabili fino al 13 ottobre 2024

Seminario internazionale di studi Photomatic d’Italia e oltre. Giornata internazionale di studi su Franco Vaccari sabato 15 giugno 2024 dalle ore 14.30 alle ore 19.30

Grazie all’aggiudicazione del bando ministeriale “Strategia Fotografia 2023” il Museo di Fotografia Contemporanea ha realizzato un’importante acquisizione di opere dell’artista Franco Vaccari, un tassello fondamentale in ottica di un ampliamento e di un completamento delle collezioni.

Franco Vaccari riveste un ruolo fondamentale nella riflessione sulla fotografia e sullo scenario dei mass-media fin dalla fine degli anni Sessanta, in una straordinaria coincidenza tra l’attività artistica e la riflessione teorica. La celeberrima installazione “Esposizione in tempo Reale n.4 Lascia su queste pareti una traccia fotografica del tuo passaggio”, presentata presso la Biennale di Venezia del 1972, costituisce uno spartiacque nella storia della fotografia italiana e non solo, indagando in modo aperto temi quali lo statuto del segno fotografico nella società dell’informazione, la relazione con lo spazio pubblico, l’occultamento dell’autore e la a partecipazione.

L’acquisizione ha come oggetto cinque opere della serie “Photomatic d’Italia“, ideale prosecuzione della fortunata esperienza veneziana. L’artista per quasi un anno ha a disposizione oltre 700 cabine Photomatic posizionate in tutta Italia. In ognuna colloca un poster che pubblicizza la ricerca di volti per la realizzazione di un film, invitando gli utenti a ritrarsi e a lasciare una strip di foto tessere in una scatola metallica appositamente collocata nelle cabine. Nello spazio pubblico, Vaccari isola uno spazio privato, autonomo, di autocoscienza, connotato da una temporalità propria che si definisce nel momento dell’azione partecipata.

Nel corso del progetto, Vaccari si reca in alcune città per osservarne l’andamento, ritirare le strip lasciate dalle persone e riprendere le cabine Photomatic. Sono questi i materiali che vengono successivamente ricomposti su cartoncino e firmati dall’artista.

Parallelamente alle opere, il Museo ha acquisito otto libri d’artista di Franco Vaccari, che si aggiungono a quelli già presenti nel patrimonio della biblioteca a completare l’intera opera editoriale dell’artista. Si tratta di alcuni tra i primi progetti avanguardistici dell’artista modenese (tra cui Entropico; Atest; Per un trattamento completo; Tre esposizioni in tempo reale; Viaggio sul Reno; Esposizione in tempo reale 9 ) pubblicati tra il 1965 e il 1975, per l’occasione resi disponibili alla consultazione del pubblico anche in formato digitale.

A partire da queste importanti acquisizioni, si è voluto organizzare un momento di incontro e discussione attorno alla figura di Franco Vaccari, con l’obiettivo di portare all’attenzione aspetti fin qui meno esplorati del lavoro dell’artista attraverso nuove prospettive interpretative. 

Il seminario Photomatic d’Italia e oltre. Giornata internazionale di studi su Franco Vaccari, a cura di Nicoletta Leonardi, si svolgerà sabato 15 giugno 2024, e sarà articolato in due momenti: una sessione che guarderà al lavoro di Franco Vaccari in relazione alla scena artistica italiana e internazionale degli anni ’60 e ’70 del Novecento; una tavola rotonda dedicata ai legami fra le ricerche dell’artista e le produzioni contemporanee.  

Photomatic d’Italia e oltre. Giornata internazionale di studi su Franco Vaccari

Seminario internazionale di studi su Franco Vaccari

a cura di Nicoletta Leonardi

Museo di Fotografia Contemporanea
sabato 15 giugno 2024

ore 14.30 – 19.00

Il programma:

Panel 1. Franco Vaccari nella scena artistica internazionale degli anni ’60 e ’70 del Novecento. Coordina Nicoletta Leonardi
Interventi:

Nicoletta Leonardi (Docente di Storia della critica fotografica, Accademia di Belle Arti di Brera), Dalla pagina alla strada e ritorno: concettualismo, materialità e partecipazione nella ricerca artistica di Franco Vaccari.
Matthew Witkovsky (Chair and Curator, Photography and Media, The Art Institute of Chicago), Live Photography: Three Case Studies (Ferrill, Nakahira, Vaccari).
Alessandra Acocella (Docente di Storia dell’arte contemporanea, Università degli Studi di Parma), Tra fotografia, spazio urbano e ricerche verbovisuali: Franco Vaccari e la sperimentazione artistica in Italia tra gli anni Sessanta e Settanta.

Panel 2. Coordina Matteo Balduzzi
Tavola rotonda:
Matteo Balduzzi (Curatore del Museo di Fotografia Contemporanea, Milano-Cinisello Balsamo)
Luca Panaro (Docente di Storia della fotografia, Accademia di Belle Arti, Bologna)
Elisa Medde (Storica della fotografia e curatrice indipendente)
Salvatore Vitale (Docente di Photography and Transmedia Storytelling, Lucerne University of Sciences and Applied Arts/Direttore artistico, Futures Photography)

Abstract

Matthew Witkovsky presenterà una riflessione sulle sfide all’idea della fotografia come immagine che fissa un preciso istante temporale restituendolo in forma compiuta e stabile, sfide portate avanti nella scena artistica internazionale degli anni ’70 oltre che da Vaccari da figure come Mikki Ferrill negli Stati Uniti e Takuma Nakahira in Giappone. Queste forme di “live photography”, che prevedevano la creazione di foto-installazioni partecipative, erano caratterizzate da un forte accento sulla temporalità intesa non tanto come istante, ma come durata che talvolta assume la forma aperta dell’incompiutezza. Alessandra Acocella guarderà al rapporto fra fotografia, spazio urbano e ricerche verbovisuali nel contesto della scena artistica italiana degli anni ’60. Due i nodi fondamentali affrontati: il dialogo e alla collaborazione fra Vaccari e artisti quali Claudio Parmiggiani, Adriano Spatola e Carlo Cremaschi, il doppio ruolo di artista e di documentarista svolto da Vaccari nell’ambito dell’happening collettivo Parole sui muri realizzato nelle estati del 1967 e del 1968 nel borgo medievale modenese di Fiumalbo. Nicoletta Leonardi discuterà della vasta produzione editoriale di Vaccari teorizzata e declinata dall’artista nella forma del “libro oggetto”. Anche a partire dagli scritti teorici di Vaccari, verrà trattato il tema della presenza nei suoi libri di un approccio improntato al concettualismo che convive con l’attenzione verso la dimensione antropologica e sociale della realtà incentrata sulla cultura materiale e sull’esperienza dello spazio urbano.

Matteo Balduzzi, Elisa Medde, Luca Panaro e Salvatore Vitale metteranno in rilievo la presenza nella ricerca di Vaccari di temi di grande attualità e rilevanza culturale nel panorama contemporaneo, con particolare riferimento alla materialità, all’intermedialità, alla agency e alle dimensioni processuali e performative della fotografia.

Comunicazione e Ufficio Stampa – Affari Generali
Federica Griziotti
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