Myriam Cappelletti – Carta da parati – Monsummano Terme (PT)

Myriam Cappelletti

Carta da parati

a cura di Laura Monaldi

20 ottobre 2024 – 6 gennaio 2025

Inaugurazione

domenica 20 ottobre 2024

ore 17:00

Spazio espositivo

di Via Mazzini, 143

Monsummano Terme (PT)

ingresso libero
su appuntamento

349 17 60 141

“Il numero tre è perfetto, è sacro,

racchiude in sé i concetti opposti di complessità e semplicità.

Ma per me, tre sono loro … le sorelle

… si chiamavano Chiaramonti.

Nessuna di loro perfetta

ma nella realtà lo sono state per me”.

Myriam Cappelletti

La “Carta da parati” è l’elemento decorativo più intimo della casa; è il muro che manifesta tutta la personalità di chi ci abita, ed è il risultato di una scelta intima ben precisa; è la rappresentazione simbolica della propria identità, dell’affermazione di sè, del proprio vissuto, della chiave di volta che sorregge ogni certezza.

La “Carta da parati” è ciò che s’intravede oltre la porta d’ingresso che l’artista spalanca allo spettatore in questa mostra, come invito a guardare e a leggere, a vivere e a percepire, a riflettersi e a trovare i capi della matassa quotidiana che intreccia vite e accomuna le esistenze.

“Carta da parati” è un fil rouge intimo e narrativo, in cui oggetti e immagini si tessono in una trama di parole e sensazioni, memorie e aneddoti, scelte emotive e significati nascosti; è l’abito che veste la dimora dell’artista, arricchita dell’eredità oggettuale e di cui l’artista si è appropriata per condividerla e farne una grande opera d’arte.

Una mostra site-specific in cui le opere d’arte si alternano alla narrazione, scritta a mano direttamente sulle pareti. Un racconto da leggere e da osservare, immersivo e suggestivo. Sensazioni e riflessioni che affiorano immagine dopo immagine, oggetto dopo oggetto, parola dopo parola.

È il racconto di “tre” esistenze che rivivono nel fare e nel sentire dell’artista e ne sono l’indiscussa eredità. Le “tre sorelle”: l’una diversa dall’altra. “Tre donne” fuori dal loro Tempo e dagli schemi della loro epoca. E Myriam Cappelletti, ne è l’unione degli insiemi e il fulcro.

L.M.

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Myriam Cappelletti è nata in Umbria ma da molti anni vive e lavora a Prato in Toscana. Ha frequentato il liceo artistico a Verona e a Lucca, proseguendo, dopo la maturità, gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze diplomandosi in “pittura” e all’Accademia Cappiello in “grafica pubblicitaria”, sempre a Firenze. Negli anni ‘90 frequenta un corso per approfondire gli studi dell’affresco che, negli anni a venire, le si rivela particolarmente congeniale: infatti elabora poi una tecnica personale, usando intonaco, colle e pigmenti, e successivamente assemblando stoffe, carte e altri materiali. Un mondo materico, a volte informale, a volte simbolico ed emozionale, ricco di frammenti e vere e proprie reliquie del suo quotidiano. Dalla prima mostra di grafica a Frosinone negli anni ‘70 partecipa a moltissime mostre e fiere di Arte Contemporanea sia in Italia che all’estero: Miami, NewYork, Seoul, Singapore, Shangai, Parigi, Monaco, LaPlata (Buenos Aires), Malaga, Bratislava, Sofia. Nel 2012, all’interno del progetto Artisti a Km0, presenta una serata-evento a cura di A. Maria Soldini, dal titolo “Gli armadi blu”, al Centro di Arte Contemporanea Luigi Pecci, ispirato ai libri di Marguerite Duras, in cui si cimenta per la prima volta in una sorta di azione performativa e susseguente costruzione in situ di una installazione. Da questo momento in poi, anche per semplice sperimentazione, diversificherà il suo lavoro approcciandosi all’uso di filo e stoffa o elementi naturali, anche oggetti per costruire dei veri e propri “racconti” d’arte. Partecipa a una serie di mostre tra cui: “la scatola Bau n.10 e la n.13 “Dress Codex”, “contenitore di Arte Contemporanea” presentate nei musei e fondazioni più importanti d’Italia, in cui appunto inventa un progetto di camicia-borsa di garza da ritagliare. Nel 2016 una mostra di pittura, scultura e fotografia dal titolo “Passing through” a cura di Ilaria Magni e Prof. Carlino alla Pinacoteca di Gaeta, dove espone un vestito con la storia del suo vissuto, con stoffe di famiglia e i volti delle persone incontrate negli anni. Sempre nel 2016 una sua opera viene acquisita ed esposta nella collezione di arte moderna e contemporanea del collezionista Carlo Palli, nella mostra itinerante “Viva Italia” a cura di Laura Monaldi, presso la Galleria Civica di Bratislava e la galleria civica di Sofia in Bulgaria nel 2017. Una mostra bi-personale in due tappe: “opere da vedere e mangiare” e “the’ alle cinque” con Andrea Abati nella sede di Dryphoto Arte Contemporanea a Prato. Nel 2018 l’evento “Liquida”, presenta delle installazioni nei palazzi d’arte di Pistoia e una collettiva importante alla Galleria Farsetti “Donne di eccellenza pratesi”. Nel 2019 una installazione-scultura permanente “Spinosa Culla” nella zona industriale del comune di Montemurlo e una personale dal titolo “Guarda-roba” nello ex-spazio Zenit a Prato, con testo critico di Ilaria Magni. A settembre 2019 una mostra collettiva dal titolo “Tra-me” allo Studio Gennai Arte Contemporanea a Pisa con presentazione e catalogo a cura di Laura Monaldi e due personali a Roma in due sedi della Fineco Bank dal titolo “Insolite radici”, con eventi performativi. Nel mese di novembre una mostra collettiva a cura di Valerio Deho’ dal titolo “Looking Monna Lisa” al castello Visconteo e lo spazio Arti Contemporanee del Broletto a Pavia. A settembre 2021 una mostra personale “Inservibile” proposta da “ChorAsis lo Spazio della Visione” a Villa Rospigliosi a Prato, a cura di Laura Monaldi. Una di queste grandi installazioni, il nido di fili elettrici (Quelche notre chose n1) è stato acquistato dal comune di Palma di Montechiaro /Agrigento. L’altra installazione interamente di pupazzi di pelouche, è stata acquisita dalla sede di Dynamo Camp di Limestre (PT). Con una nuova ricerca sul metallo lavorato con il laser in questo caso, invece che usurato come nel nido della collezione privata a Villa Rospigliosi, è tra i finalisti 2022 del premio Comel a Latina. Partecipa nel 2022 a “Noli me tangere”, miscellanea dedicata al tema del sacro nell’arte contemporanea, a cura di Laura Monaldi e successivamente “La carta canta …” a cura di Carlo Palli al Museo diocesano di San Domenico in una collezione prestigiosa dedicata alle opere su carta. Ad Empoli a Sincresis spazio D’A, due importanti eventi sul libro d’artista e “Home lessico per la vita di coppia”, una rassegna di interventi fotografici e opere del periodo del lockdown. A settembre partecipa a ParmaArt fair con la Galleria 93Arte contemporanea. Nel 2023 una collettiva internazionale alla Pinacoteca di Gaeta, delle artiste del Women Visual Artists Database dell’Associazione Wind Mill ARTPOWER PLANT del progetto curato da Laura VdB Facchini, “Da Cajeta from Circe”. Infine il 22 aprile 2023 una personale dal titolo “Silenzi” curata da Laura Monaldi per la Galleria d’arte contemporanea Immaginaria di Firenze. Le sue opere sono presenti in diverse pinacoteche, fondazioni e collezioni museali e private. Attualmente vive e lavora nella città di Prato.