NICHOLAS TOLOSA – BALLATA PER GLI ULTIMI – EBOLI

NICHOLAS TOLOSA – BALLATA PER GLI ULTIMI

Nicholas Tolosa

Eboli

Fornace Falcone

16 febbraio – 13 marzo 2019

Vernissage 16 febbraio  ore 18.00

Sabato 16 Febbraio 2019, nella Sala delle Esposizioni Fornace Falcone, a Eboli (Sa), Cilento Outlet Village – SS Tirrenia Inferiore, si inaugura alle 18,00 la personale d’arte contemporanea di Nicholas Tolosa sotto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli e con il patrocinio del Lapis Museum, del Museo MIACE di Castel Volturno (Ce), dell’ Osservatorio Comunicazione Partecipazione Culture Giovanili (OCPG) dell’Università di Salerno. La mostra, a cura di Erminia Pellecchia, si intitola “Nicholas Tolosa. Ballata per gli ultimi”, è dedicata a chi vive ai margini ed agli oppressi, reca un messaggio di pace e di speranza e vuole essere anche un omaggio a Fabrizio De Andrè, a vent’anni dalla sua prematura scomparsa. In esposizione opere, alcune anche recenti e inedite, dei cicli Shoah, Povertà e Migranti. Fino al 13 marzo, tutti i giorni dalle 10 alle 20.

Testo di Erminia Pellecchia

Alta sui naufragi dai belvedere delle torri china e distante sugli elementi del disastro dalle cose che accadono al disopra delle parole celebrative del nulla lungo un facile vento di sazietà di impunità…

(Fabrizio De André, “Smisurata preghiera”)

Occhi. Aperti sul baratro, lo spazio drammatico della quotidianità dell’eterno ritorno, il reiterarsi della stessa trama senza mai poter dire di riconoscerla o che sia la stessa. Maschere. Imperturbabili e statiche nella loro isola di vita organizzata, lo sguardo vuoto su un mondo alla deriva, estraneo a ciò che accade, che è accaduto, che accadrà. Occhi e maschere: sono il rituale del racconto impossibile dell’esistenza che, ossessivamente, Nicholas Tolosa scrive su tela o canapa con la forza del bianco e nero esaltato dalla vibrante, liquida tavolozza di grigi carnali come cromie accese. Orgogliosamente pittore figurativo, il giovane ebolitano trapiantato nel cosmo-caos metropolitano di Napoli, declina l’arte dall’altra parte della barricata, nella convinzione profonda – e certo per un emergente scomoda – che la nuova dimensione estetica non debba obbedire al mercato ma farsi etica, resistente e riesistente, motore attivo del cambiamento delle coscienze. Con pennellate decise dà vita al suo teatro dei “minores”, bambini, vecchi, donne, emarginati, sconfitti, sfruttati, umiliati e esclusi, poveri cristi in attesa di riscatto che trovano voce nella sua lotta per i giusti contro le inesauribili mostruosità del mondo, le meschine ambizioni dei potenti, i conflitti, l’omertà sul male, il sopravvivere a costo dell’altro. Opere come un urlo, quelle di Tolosa, un affresco doloroso per accendere gli animi, invitare alla riflessione, stimolare la memoria troppe volte pessima allieva della storia. Non è un osservatore della realtà seduto sulla soglia dell’orrore Nicholas. E’, al contrario, totalmente coinvolto nel voler dare dignità a chi è ai margini, nel combattere le diseguaglianze, mettere l’accento sul disagio, ribadire che la diversità è invenzione di millenarie paure; ogni quadro nasce da un’intima emozione – un gesto urgente e necessario per tirare fuori le emozioni di chi guarda – innesca un cortocircuito sentimentale di partecipazione e condivisione. Lo fa, per citare Patrizia Fiorillo, uno dei primi critici che si è avvicinato all’arte di denuncia di Tolosa, con “la seduzione delle immagini”: ritratti e ambientazioni come fotogrammi tragici, figure stilizzate, aguzze come il dolore, taglienti come la rabbia che provocano, lame sottili che scardinano il muro dell’indifferenza e dell’odio. Vite rubate, infanzie negate, minoranze schiacciate, genocidi, il popolo senza nome dei clochard, i dimenticati, i rinnegati. Occorre schierarsi: è la coordinata che Tolosa, profeta dell’amore, ci affida come atto di responsabilità per la costruzione di una comunità della “buona novella”; la bussola per intraprendere un viaggio controcorrente sulla rotta dell’impegno è la sua meravigliosa, solidale “Ballata per gli ultimi”, quel suo dipingere sentimenti modulandoli sulla stessa intensità poetica di Fabrizio De Andrè, il cantore degli oppressi il cui messaggio, a vent’anni dalla morte, è ancora di pregnante attualità. E’ una “smisurata preghiera” laica, quella di questo artista veggente e combattente, un canto amaro ma avvolto di speranza per un domani migliore: icona una mamma che dolcemente culla il figlio appena nato, affidandogli il sogno della primavera dell’umanità.

e-mail: info@fornacefalcone.it

sito web: http://www.fornacefalcone.it/

e-mail: nicholastolosa@tiscali.it
sito web: http://nicholastolosa.jimdo.com
facebook: https://www.facebook.com/TolosaNicholas

Note biografiche

Nicholas Tolosa nasce a Eboli (Sa) il 19 Aprile 1981. Matura una profonda esperienza artistica diplomandosi dapprima nel 1999 alla sezione Accademia del Liceo Artistico Statale “Carlo Levi” di Eboli, anno in cui fonda il gruppo hip hop 4K insieme al fratello e poi conseguendo nel 2005 la Laurea di I livello in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 2007 consegue un Master in Management dei Beni Culturali. Nel 2008 è docente esperto esterno in “scenografia/teatro” per il laboratorio teatrale del progetto PON F-2-FSE-2007-106 c/o Liceo Scientifico Statale “E. Medi”, Battipaglia (Sa). Proseguendo gli studi, nel 2009 consegue l’abilitazione all’insegnamento in “Disegno e Storia dell’Arte” presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e un Master in Catalogazione dei Beni Archivistici e Librari. Nel 2010 consegue un Diploma di Perfezionamento in Storia dell’ Arte presso For. Com. in Roma e collabora per il “Napoli Teatro Festival Italia” in qualità di assistente scenotecnico per lo spettacolo “Romeo and Juliet” al teatro Mercadante di Napoli in prima nazionale con la regia di Alexander Zeldin. Nel 2011 consegue la Laurea Specialistica di II livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo indirizzo Scenografia per il Teatro presso l’ Accademia di Belle Arti di Napoli e partecipa ad Artexpo Arezzo. Nello stesso anno fonda insieme ad un amico di vecchia data l’ Associazione Culturale “Accademia dei Partenopei”, della quale disegna e realizza anche il logo. Nel 2012 è nominato cultore della materia in Storia dell’ Arte presso l’ Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 2014 vince il primo premio della rassegna artistica “Arte in Vetrina” tenutasi a Salerno presso Palazzo Fruscione, è finalista nazionale alla Biennale MArteLive a Roma presso Macro Testaccio e consegue un Diploma di Perfezionamento in Educazione artistica presso For. Com. in Roma. Durante lo stesso anno espone a Napoli, prima con una personale a Castel dell’ Ovo e poi al museo Madre. Nel 2015 espone prima all’ Art Gallery della Mostra d’ Oltremare e poi al Pan di Napoli per il trentennale della morte di Giancarlo Siani. Nel 2016 riceve una menzione speciale al Premio Centro Direzionale per l’ Arte tenutosi a Napoli presso Re.work, consegue l’ abilitazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità presso l’ Università Suor Orsola Benincasa ed espone nuovamente al Pan di Napoli con una personale. Nel 2017 prosegue l’ attività espositiva che lo vede protagonista con tre personali, prima alle Scuderie di Villa Favorita ad Ercolano (Na) e successivamente a Castel di Sangro (Aq) con due differenti mostre presso la Pinacoteca Patiniana e il Museo Civico Aufidenate. Il 2018 lo vede impegnato con una personale al Museo d’ Arte Contemporanea Città di Caserta. Diverse sue esposizioni hanno ottenuto il matronato del Museo Madre di Napoli. Ha partecipato a numerose mostre nell’ ambito nazionale. E’ del 2009 la partecipazione alla Biennale Internazionale di Firenze. Insegna disegno e storia dell’ arte. Vive e lavora a Napoli.

Hanno scritto di lui: Ada Patrizia Fiorillo, Beppe Palomba, Maria Pia De Martino, Maria Cristina Antonini, Delio Salottolo, R. Mallon / D. Scalera / E. Di Legge / A. Volpe – giuria Arte in Vetrina, Marcella Ferro, Stefania Trotta, Francesca Merz, Valentina Mastronardi, Valeria Barison, Simona Gamberini, Chiara Capomaggi, Vera Pitzalis, Nuria Rivaya Bustamante, Valeria Fatato, Donatella Valentino, Monica Boghi, Alessia Del Fiore, Ilaria Amato, Martina Di Domenico, Amalia Gravante, Annachiara De Maio, Claudia Di Cino, Sara Ulivi, Camilla Barni, Sabrina Pugliese, Lucrezia Lombardo, Francesca Ombres, Daniela Borrelli, Massimo Sgroi.