ORTHOGONAL LANDSCAPE – Manuel Zoia Gallery – Milano

MANUEL ZOIA GALLERY

ORTHOGONAL
LANDSCAPE
Periodo: 5 dicembre 2023 – 13 gennaio 2024
Sede espositiva: Manuel Zoia Gallery, Via Maroncelli 7, Milano
Inaugurazione: martedì 5 dicembre 2023 ore 18:00 – 21:00

Manuel Zoia Gallery è lieta di invitarvi martedì 5 dicembre per l’inaugurazione della mostra collettiva

ORTHOGONAL LANDSCAPELANDSCAPE”,

con opere di 15 Artisti contemporanei.
Il progetto mette in dialogo pratiche artistiche differenti per riflettere su un linguaggio simbolico apparentemente semplice. Attraverso un metodo artistico capace di scardinare le logiche comuni per esprimere e comprendere concetti universali, emerge una elementare semplicità e una rigorosa geometria che richiama all’ordine delle cose, va verso una ricerca di equilibrio e perfezione formale, attraverso cui esprimere anche un apparato emozionale. Le linee ortogonali e le figure geometriche si intrecciano armoniosamente con la vastità e la mutevolezza dei materiali, creando uno spazio dove l’ordine e la complessità si incontrano. Le linee, i punti, le curve e gli angoli nelle opere presenti si fondono in un caleidoscopio di espressione creativa, guidando lo sguardo attraverso un labirinto di geometrie e simmetrie.
L’esposizione vuole invitare il pubblico ad abbracciare la complessità nascosta dietro la semplicità delle forme, la sottigliezza delle sfumature, l’equilibrio delle strutture e scoprire nuove prospettive dell’astratto geometrico.
Daniel Barclay (Lima. 1972). Ha studiato arte presso la scuola d’arte Corriente Alterna dove si è diplomato nel 1999 e successivamente ha conseguito un master in belle arti presso la Central Saint Martins (University of the Arts, Londra 2004). Nel suo lavoro utilizza tecniche di pittura acrilica e a olio, oltre a materiali come gesso, tintura, catrame e giornali. Il suo lavoro si concentra sulle connessioni tra la materialità e gli aspetti visivi dell’opera. Le sue opere sono presenti nelle collezioni della rivista Arte al Límite, di Celia Birbragher (Art Nexus) e in collezioni private.
Ludovico Bomben (Pordenone, 1982) consegue il diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia dopo aver frequentato il quadriennio di Decorazione. Negli ultimi anni focalizza la sua attenzione sull’oggetto, concentrandosi nello studio dei rapporti tra materiale, linguaggio, forma e concetto. Espone in varie sedi private e istituzionali tra cui la 54° Biennale d’arte di Venezia, il Talent Prize, Dolomiti Contemporanee, Fondazione Bevilacqua La Masa, il Tina B Festival di Praga, il Premio Fabbri, Villa Manin, CAREOF – Via Farini, il Museo Revoltella, Palazzo Reale a Milano. Parallelamente approfondisce il campo della progettazione, design e grafica lavorando per aziende del territorio pordenonese.
Paolo Cavinato (Mantova, 1975) vive e lavora a Mantova. Dopo essersi diplomato in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera e aver seguito un corso di regia cinematografica a Milano, espone in diverse mostre personali e collettive, nazionali ed internazionali. Nel 2005 partecipa alla mostra Home, curata da C. Esche e V. Kortun, evento della Biennale di Istanbul. Nel 2008 vince il terzo Premio della Fondazione Arnaldo Pomodoro (Milano) e nel 2009 si classifica secondo al Premio Arti Visive San Fedele. È stato membro della Royal British Society of Sculptors (Londra), la quale gli ha dedicato una personale nel 2011. Di recente, è stato in residenza presso lo Swatch Art Peace Hotel (Shanghai) con installazioni site-specific. Ha esposto in spazi pubblici e privati, tra cui: Royal British Society of Sculptors a Londra, Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen, Museo di Palazzo Ducale di Mantova, Collezione Farnesina a Roma, Museo MAN di Nuoro, Consolato Generale d’Italia a New York.
Andrea Cereda (Lecco, 1961), vive a Robbiate, in Brianza. La sua attività espositiva inizia nel 2001, da allora molte le mostre sia in Italia che all’estero. Da anni collabora con le sue opere alle edizioni Pulcinoelefante. Le sue opere partono da considerazioni che riguardano principalmente le grandi tematiche dell’uomo e si fondano su un’idea estetica che in fase di realizzazione lascia molto spazio all’istinto compositivo.
Francesco Damiani (Bari, 1975) vive e lavora in Emilia. Ha studiato chimica all’Università di Bari e al Centro Ricerche Fiat di Torino. Appassionato di arte e design, ha frequentato la scuola milanese Tam Tam di Guerriero, Mendini e Dalisi. È stato prima collezionista e poi consulente tecnico nel campo del design. Attualmente si dedica all’insegnamento e all’arte.
Vincenzo Frattini (Salerno, 1978), vive e lavora tra Torino e Campagna (SA). Nel 2006 si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove frequenta il corso sperimentale “Quartapittura” coordinato dal maestro Ninì Sgambati l’obiettivo del corso consisteva nell’elaborazione di opere con poetiche riferibili agli eventi di massa, come l’installazione-performance Sogno comune presso la galleria Lia Rumma di Napoli. Durante gli anni di studio, pur coltivando l’interesse per la pittura, si avvicina anche alle sperimentazioni video e, dal 2002, partecipa a diverse mostre collettive e premi.
Nadia Galbiati (Cernusco sul Naviglio, 1975). Si è diplomata all’Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano nel 1999. La sua ricerca verte sull’analisi dello spazio come materia e forma, nella realizzazione di opere scultoree, pannelli e installazioni. Per l’artista l’angolo è il primo elemento di un alfabeto di segno atti a rappresentare lo spazio. In curriculum fiere, mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
Annamaria Gelmi (Trento, 1943), si è formata nelle Accademie di Milano e di Venezia degli anni ‘60. Nelle varie fasi della sua rigorosa ricerca espressiva s’intrecciano personaggi e contesti che hanno caratterizzato il panorama nazionale e internazionale dell’arte a partire dagli anni delle grandi contestazioni giovanili. Tra le più significative amicizie dell’artista, nasce a Calice Ligure una comunità artistica impegnata nella ricerca e nella sperimentazione d’avanguardia di cui Gelmi fa parte, insieme a Paolo Icaro, Scanavino, De Filippi, Brusamolino, Bonalumi e Nangeroni. Da menzionare l’anno 2006, che la vede protagonista di una grande mostra personale al Castello di Pergine (TN), dove realizza alcune grandi opere per il giardino e gli ambienti del maniero medievale. Nel 2011 partecipa alla Biennale Internazionale di Scultura a Racconigi (CN). Gli anni più recenti sono segnati da novità prestigiose partecipazioni ad eventi internazionali, come l’invito della Shanto-Mariam University of Creative Technology di Dacca e l’installazione “Oltre il sacro” nel 2016 per la XXV Edizione di “Kunstraum Kirche” nel Duomo di Innsbruck.
Paolo Gubinelli (Metelica, 1945) vive e lavora a Firenze. Si diploma in pittura presso l’Istituto d’arte di Macerata, continua gli studi a Milano, Roma e Firenze come grafico pubblicitario, designer e progettista in architettura. Giovanissimo scopre l’importanza del concetto spaziale di Lucio Fontana che determina un orientamento costante nella sua ricerca: conosce e stabilisce un’intesa di idee con gli artisti e architetti, quali Giovanni Michelucci, Bruno Munari, Ugo La Pietra, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Enrico Castellani, Piero Dorazio, Emilio Isgrò, Umberto Peschi, Edgardo Mannucci, Mario Nigro, Emilio Scanavino, Sol Lewitt, Giuseppe Uncini, Zoren. Partecipa a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
Monica Mazzone (Milano, 1984), è un’artista visiva italiana, che vive e lavora tra Milano e New York. Ha conseguito il master all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e successivamente al Design European Institute IED. Ha esposto in numerose sedi pubbliche e private, in Italia e all’estero, e ha al suo attivo progetti curatoriali e partecipazioni a premi e residenze internazionali. È membro della rivista d’arte “E IL TOPO” docente di Cromatologia presso l’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como.
Vincenzo Merola (Campobasso, 1979). Artista, la sua ricerca si sviluppa a partire dall’interesse per le sperimentazioni verbovisuali e da una riflessione sul ruolo del caso e dei processi aleatori nella determinazione delle scelte e dei comportamenti individuali. Giornalista pubblicista e operatore culturale, gestisce il blog “Piccoli esercizi di straniamento per una visione trasversale dell’arte e della cultura contemporanea”. Dal 2008 insegna materie letterarie nelle scuole secondarie del Molise.
Vincenzo Pennacchi (Velletri, 1955) è ingegnere di professione. All’inizio degli anni Novanta si è avvicinato alla pratica artistica in risposta a un’esigenza esistenziale. Da circa trent’anni sviluppa le sue tematiche attraverso percorsi che attivano un dialogo costante tra pittura e scultura, mettendole in relazione con ambienti sempre nuovi.
Dado Schapira (Milano, 1957). Laureato in Scienze Politiche Internazionali, è un artista visivo nelle cui opere integra spesso materiali tessili. I suoi lavori sono stati ampiamente esposti in tutta Italia, così come negli Emirati Arabi Uniti, negli Stati Uniti e in Francia. Fin dal suo esordio ha partecipato a importanti fiere nazionali come MIART, Arte Fiera Bologna, e aste internazionali come Sotheby’s.
Krzysztof Sokolovski (Eišiškės, Lithuania, 1985). Artista visivo, è uno dei creatori del concetto di arte neosacrale, crea dipinti, oggetti luminosi, installazioni e pittura monumentale. Dal 2003 vive e lavora in Polonia. Si è laureato all’Università di Tecnologia di Danzica (Facoltà di Ingegneria Energetica) e all’Accademia di Belle Arti di Varsavia (Facoltà di Pittura). Sokolovski ha realizzato cappelle neosacrali a Klebark Wielki (Polonia) e nel convento delle Suore Salesiane a Gerusalemme.
Paolo Treni (Desenzano del Garda, 1981) vive e lavora tra Brescia e Milano. Dopo aver conseguito la laurea specialistica in Comunicazione al ’Università Cattolica di Milano e aver frequentato la scuola del Teatro Arsenale, ha scoperto la passione per l’arte e la luce durante un laboratorio di scenografia di Jacques Lecoq a Parigi. La sua ricerca si concentra sull’interazione dal vivo con lo spettatore. Le sue creazioni sono state protagoniste di varie esposizioni. Nel 2018 l’opera Deep Blue è entrata a far parte della collezione permanente del Museo del Parco di Portofino. Da menzionare inoltre nell’ultimo anno la performance site specific nella sede di Dynamo Art Factory di Pistoia.

Info e contatti
Manuel Zoia Gallery
Via Maroncelli 7, Milano, Italia
info@manuelzoiagallery.com
Mer – sab 15:00 – 19:00