Pako Bono – Mostra online – Il Melograno Art Gallery
Pako Bono in mostra a Livorno.
21 marzo 2020
Il Melograno Art Gallery, chiuso al pubblico in questi giorni tremendi, presenta online le opere dell’artista che sono fisicamente esposte in galleria
www.gallerialivorno.it/artista/pako-bono/
Ecco il video realizzato in occasione del “vernissage”
“Buongiorno a tutti
La prima opera di cui vorrei parlare è quella dedicata a Marielle Franco, un’attivista brasiliana uccisa il 14 marzo del 2018
In questo progetto artistico la biografia di queste donne ha un ruolo fondamentale nella scelta. In questo caso ho voluto rappresentare una donna che, a prescindere da tutto e da tutti, ha portato avanti le sue idee e il suo percorso senza lasciarsi mai influenzare e addirittura mettendo a repentaglio la sua vita… come poi è successo. E’ stata uccisa da cinque colpi di pistola che ho voluto rappresentare nell’opera con cinque farfalle. Le farfalle sono simbolo da sempre di libertà. In questo caso ho voluto creare un contrasto tra quello che può essere la libertà in ognuno di noi e quello che invece è la privazione di essa… quindi i colpi, i colpi di pistola. Le carte geografiche che spesso si ritrovano nelle mie opere sono una metafora del nostro percorso di vita, della strada da percorrere, e gli strappi vogliono essere un segnale, dei punti di rottura, dei momenti di fermo, di gioia, di difficoltà, che ognuno di noi attraversa nella propria vita ma che può superare grazie alle idee e soprattutto alla perseveranza.
Perchè Diane Arbus… perchè era una fotografa statunitense di origine russa che fotografava il diverso, gli emarginati, senza paura, senza il timore che qualcuno non apprezzasse il suo lavoro. Tra le scene assurde cha hanno caratterizzato il suo percorso artistico capitò che addirittura qualcuno sputasse davanti alle sue foto. Mi ha colpito tanto nel senso che comunque avere il coraggio di continuare con la propria arte a prescindere dal giudizio negativo degli altri è segnale di veramente grande forza interiore e per questo ho scelto lei tra i miei personaggi. Nell’opera oltre a cartine geografiche e carta di giornale si può intravedere l’immagine di una donna nuda incinta. Ho deciso di inserirla in questo contesto perchè proprio è simbolo di femminilità ma allo stesso tempo di forza. Questi continui contrasti, la sensazione di non dover per forza entrare all’interno di un cliché per poter essere qualcuno, mi ha colpito tanto ed è per questo che l’ho inserita in quest’opera.
L’opera dedicata a Madonna è forse la voce fuori dal coro, nel senso che probabilmente tra tutte le donne che ho rappresentato Madonna è forse quella più famosa e che non ha bisogno di nessun tipo di presentazione. In reatà l’ho scelta per un motivo molto particolare. In una sua intervista ho letto una frase che mi ha colpito molto. Lei dice “sono diventata Madona grazie al fatto di aver perso mia madre”. E’ una frase che mi ha colpito tanto ed è una frase che mi ha lasciato inizialmente un po’ di amaro in bocca. In realtà poi approfondendo questo tema e questa frase mi sono accorto che in realtà c’era tutto un pensiero dietro. Il pensiero che spesso e volentieri noi siamo condizionati anche inconsapevolmente dalle persone che ci stanno vicino, dall’andamento della società, dalle mode, da tante cose. Il fatto di non avere una linea guida spesso può essere un problema, ma in altre situazioni si rivela una cosa fondamentale. Madonna non avendo una linea guida ha sbagliato, probabilmente tanto, ma alla fine poi è diventata Madonna.
Tra le varie opere di questo progetto artistico dedicato alle donne c’è Erika Badu, dedicato alla cantante statunitense, ed anche in questo caso la biografia l’ha fatta da padrona. E’ una donna che comunque nonostante il successo non ha abbandonato le sue radici, ha portato avanti ideali per migliaia e migliaia di persone della sua città, Dallas, e della sua nazione. Questa cosa mi ha colpito molto ed è per questo che ho deciso di rappresentarla. Senza nascondere il fatto poi che dal mio punto di vista tante volte uno sguardo, anche se riprodotto in bianco e nero, privo di sfumature, privo di dettagli basilari trasmette veramente molto.”
Pako Bono
21 marzo 2020