Paolo Ghiggio – “Fausto Coppi Storia ortopedica di uno scheletro fragile”

Il libro “Fausto Coppi Storia ortopedica di uno scheletro fragile” di Paolo Ghiggio (Hever Edizioni, 2020 pp. 112 € 15.00) è un suggestivo elogio alle imprese leggendarie di un grande campione attraverso i ricordi, le debolezze, le sconfitte e i trionfi, aneddoti indimenticabili e momenti straordinari che hanno contrassegnato il suo slancio avventuroso e sportivo.

L’autore medico-scrittore Paolo Ghiggio mantiene tra le coinvolgenti pagine la memoria storica in una prospettiva originale e autentica nell’arte narrativa di esporre una vicenda suggestiva tra la materia di ortopedia e il mondo del ciclismo.

Descrive il tormentato e a tratti infelice percorso di Fausto Coppi, diffonde nel contributo prezioso dei documenti e delle immagini, il racconto sensibile di un uomo, attraverso la testimonianza delle amare vicissitudini, dai drammatici incidenti alle folgoranti riprese delle vittorie, affronta le dolorose difficoltà, supera le stagioni della sventura, celebra le motivazioni della gloria.

La presentazione di Fausto Coppi rivive nelle parole dell’autore con il resoconto medico dei traumi fisici, delle fratture a causa della fragilità ossea, estende la disincantata, infranta e contrastante vocazione dell’ardua abilità delle competizioni ciclistiche, padroneggia il mondo narrato nell’attitudine per la intrepida resistenza.

Paolo Ghiggio illustra la coraggiosa qualità di risalire la cima, riemergendo dall’abisso e migliorando l’interpretazione della fiducia, concentra, nel patrimonio visivo delle fotografie contenute nel libro, la documentazione dell’arco temporale dell’irraggiungibile personalità del vincitore, esalta la scrupolosa ricerca nel ricomporre puntualmente la coinvolgente cronaca degli eventi, il sapore della mitologia di un mondo incrociato con le affascinanti pedalate.

“Fausto Coppi Storia ortopedica di uno scheletro fragile” coniuga la relazione biografica con l’eco di una raccolta privata, attesta il profilo intimo e sconosciuto, onora l’infinita grandezza di un fuoriclasse, spiega l’esperienza sportiva e umana di un’anima inquieta, offre la concreta ed evidente espressione di un destino, manifestando la quintessenza della passione e della determinazione.

Fausto Coppi, in questo libro, appare come la rappresentazione letteraria della nostalgia, modella la comprensione del proprio cuore inafferrabile, nella solitudine, presenta l’identità della propria vita come nell’ordine magico di un romanzo.

Paolo Ghiggio con la sua equilibrata competenza ha saputo donare ai lettori una propria partecipazione, sostenere l’appassionante occasione della spettacolare rievocazione del ciclista professionista, riconsiderare una determinata e distintiva materia rendendola accessibile e comprensibile a tutti, con un vivace stile comunicativo, con una gradevole e naturale scorrevolezza, con un funzionale e strutturato resoconto lungo la traiettoria leale dell’eccezionale e carismatico temperamento del campione.

Ha approfondito la causa delle ferite e le procedure delle cure, la consapevolezza dell’esilità e la forza della solidità, misurando la sua tesi con il lavoro degli ortopedici che accompagnarono Fausto Coppi durante la sua carriera.

Libro sorprendente e interessante, non è riservato solo agli appassionati di sport perché racchiude oltre la complessità del tema trattato l’universalità di un insegnamento sincero nell’equilibrio dell’accettazione tra affermazioni e sbandamenti.

Rita Bompadre – Centro di Lettura “Arturo Piatti”

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