Performing Art 3Days – Fornace Pasquinucci – Capraia Fiorentina – 7/8/9 luglio
Performing Art 3Days
7 – 8 – 9 luglio 2017
Fornace Pasquinucci – Capraia Fiorentina
Piazza Dori 4, 50056 Capraia, Toscana, Italy
Un rapporto tra simboli, due linee rette, tra i segni grafici più essenziali, per esprimere una metafora: una connessione tra due realtà, che può avere molteplici letture, caleidoscopiche.
La lettura libera dei due simboli si affaccia sulla volontà di ricercare quante più combinazioni possibili, mai sbagliate o giuste, ma coerenti con la visione del singolo, dell’individuo.
Due lettere, due unità di misura, due individui, due tratti che possono mutare tra significante e significato: questa la ricerca che si apre a possibili ed infinite letture.
Da Wittgenstein potremmo mutuare l’espressione giochi linguistici, trasformandola in giochi simbolici, perché:
«IL DENOMINARE È SIMILE ALL’ATTACCARE A UNA COSA UN CARTELLINO CON UN NOME. SI PUÒ DIRE CHE QUESTA È UNA PREPARAZIONE ALL’USO DELLA PAROLA. MA A CHE COSA CI PREPARA?»
(Da: Ricerche Filosofiche)
7.07
Marcel.lì Antunez Roca (in videoconferenza)
8.07
– Ana Mrovlje
– Paolo Bottari e Mauro Andreani
– Valentina Crasto e Pasquale Mirra
– Bruno Sullo
– Francesca Zaccaria
– Murat Onol e Luca De Silva
– SuperMemoria: Firenze
Gianna Bennati, Lapo Binazzi, Alessandra Borsetti Venier, Luca De Silva, Andrea Granchi, Andrea Lemmi, Ubaldo Molesti, Massimo Mori, Lorenzo Poggi
9.07
– Claudio Parrini
– Giorgia Ghione
– Z Lumen
– Ina Ripari
– Enzo Correnti
– AleSarti
A ratio between symbols, two straight lines, between the most essential graphic signs, to express a metaphor: a connection between two realities that may have multiple and kaleidoscopic interpretations.
The free interpretation of the two symbols reflects the will of researching as many combinations as possible that are never wrong or right, but are always consistent with the vision of the individual.
Two letters, two units of measurement, two individuals, two strokes that may cause a change between signifier and signified: a search opened to possible and infinite readings.
We could borrow Wittgenstein’s expression language games and turn it into symbol games, because:
«NAMING IS SOMETHING LIKE ATTACHING A LABEL TO A THING. ONE CAN SAY THAT THIS IS PREPARATORY TO THE USE OF A WORD. BUT WHAT IS IT A PREPARATION FOR?»
(From Philosophical Investigations)