PREMIO D’ARTE CATERINA SFORZA LOGOS 2022 III EDIZIONE
Dal 18 Giugno al 3 luglio e dall’8 al 17 Luglio, nello splendido scenario del Palazzo Pretorio di Terra del Sole due eventi espositivi declinati al femminile in cui la volontà di affermazione delle donne in tutti gli ambiti del sociale, a partire dall’arte, incrocia la volontà di riaffermare con forza il loro diritto alla pari dignità unitamente alla volontà di opporsi a ogni forma di discriminazione e di violenza di genere.
PREMIO D’ARTE CATERINA SFORZA LOGOS 2022 III EDIZIONE
Mostra concorso
18 Giugno /3 Luglio 2022
Vernissage, Sabato 18 Giugno
ore 18,00
Premiazione e finissage
Domenica 3 Luglio, ore 18,30
Mostra Premio d’Arte Caterina Sforza LOGOS 2022
8/17 Luglio 2022
Inaugurazione, Venerdì 8 Luglio, ore 18,00
Palazzo Pretorio
TERRA DEL SOLE
(Castrocaro Terme e Terra del Sole)
A cura di Francesca Caldari e Marilena Spataro
intervento critico di Alberto Gross
Anche in questa terza edizione, il Premio d’Arte Caterina Sforza LOGOS, vede le artiste tenere la scena. Con la tenacia, il coraggio e la volitività che contraddistinguono il gentil sesso, queste moderne “Caterina Sforza”, nonostante le tante avversità che nell’attuale epoca la società si trova ad affrontare, esporranno i loro lavori.
Ventinove le artiste partecipanti e oltre cinquanta opere in mostra , tra pittura e scultura, che parlano il linguaggio dell’armonia, della bellezza e oggi più che mai della speranza, in un messaggio che afferma con determinazione quei valori universali insiti nel femminile, di non violenza, pace e solidarietà.
Saranno i suggestivi spazi della sala del Commissario di Palazzo Pretorio di Terra del Sole, nel Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC), a ospitare quest’anno, dal 18 giugno al 3 luglio e dall’8 al 17 luglio, la terza edizione della Mostra concorso e Premio d’Arte Caterina Sforza LOGOS. Un territorio, Terra del Sole, che trasuda per storia e architettura di quella Romagna Toscana di cui ancora, a distanza di secoli, si pone come baluardo e, nella contemporaneità, come capofila riconosciuto istituzionalmente.
Nata nel 1594 per volontà del Granduca di Toscana Cosimo I dei Medici, Terra del Sole, tuttora idealmente legata alla leggendaria figura dell’illuminato signore di Toscana, ci conduce, percorrendo i natali a ritroso del nobile toscano, all’altrettanto leggendaria figura di Caterina Sforza, signora di Forlì e contessa di Imola, madre del condottiero Giovanni delle Bande Nere, e perciò nonna materna del Granduca. Una figura, questa di Caterina che è tuttora, seppure tra le luci e le ombre che caratterizzarono le dinastie del passato e il loro agire, emblema di ingegno, coraggio e risolutezza, sicuramente importante esempio di femminilità. Ed é proprio in omaggio alla personalità e a queste qualità femminili della Tigre di Romagna (come Caterina fu soprannominata), che il PREMIO d’arte Caterina Sforza LOGOS, è dedicato.
ll concorso nelle intenzioni dei curatori, Francesca Caldari, Marilena Spataro e del critico Alberto Gross, si interroga sulla natura e sull’identità dell’arte al femminile, cercando un “carattere”, un fil rouge che – pure nelle naturali discrasie e disparità – leghi tra loro le varie manifestazioni della contemporaneità, scaturite da un medesimo incedere sospeso tra leggerezza e comprensione.
A seguito della mostra concorso, una giuria preposta (costituita da artisti, esperti e critici d’arte) selezionerà due pittrici ed una scultrice che saranno premiate ufficialmente nel finissage del 3 luglio, alle 18,30, dalla presidente, Hazel Tedaldi.
La Mostra Premio si terrà dall’8 al 17 Luglio 2022, sempre nella sala del Commissario di Palazzo Pretorio a Terra del Sole. Il Premio d’arte Caterina Sforza LOGOS prevede che a ciascuna premiata sia consegnata la targa di riconoscimento insieme a un medaglione ceramizzato in oro per i primi premi, in bronzo per il secondo premio, con l’effige di Caterina Sforza scolpita a basso rilevo dallo scultore Mario Zanoni. A questi riconoscimenti se ne aggiungeranno altri di prestigio a cura di Romagna Fiere, della Galleria Ess&rrE e della casa editrice Acca International srl di Roma.
Le partecipanti di quest’anno sono:
Angela Amadei, Araphoenix (Anna Fava), Patrizia Balzamo, Susanna Bolognesi, Marina Carlini, Luciana Ceci, Barbara Cotignoli, Eleonora Dalmonte, Francesca Faraoni, Luz Maria Gonzalez Rodriguez, Nada Graffigna, Anna Grossi, Nives Guazzarini, Isabella Guidi, Francesca Guiducci, Mara Mariotti, Elena Modelli, Maria Neola, Greta Pirri, Alessandra Rinaldi, Dayse Rodrigues, Loretta Samorì, Laila Scorcelletti, Barbara Spazzoli, Oria Strobino, Anna Maria Tani, Barbara Taglioni, Paola Tassinari, Marilena Tesei.
La giuria è composta dalla presidente, Hazel Tedaldi (Presidente di Romagna Fiere di Forlì) e dai giurati: Alessandra Bonoli, scultrice, già docente all’Istituto d’Arte Ballardini di Faenza, Paolo Buzzi, pittore e scultore, Maria Rossella Ciani, collaboratrice rivista noidonne.org, Rosanna Ricci, giornalista ed esperta d’arte, Giovanni Scardovi, già docente Accademia Belle Arti di Venezia e di Bologna, scultore e poeta, Mario Zanoni, scultore.
La manifestazione è promossa dall’Associazione culturale LOGOS e gode del patrocinio del Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole, della Pro loco Terra del Sole, della Casa Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi, ed è realizzata in collaborazione con Romagna Fiere di Forlì, Galleria Ess&rrE e Casa editrice Acca Internazional srl di Roma, Associazione Voce Donna di Castrocaro Terme.
Media partner Art&trA magazine d’arte e cultura di Acca International di Roma.
Aperture: sabato e domenica ore 10,00/12,00 – 16,00/18,30.
Su prenotazione chiamando:
0543.766766 – oppure 335.7026444
PREMIO D’ARTE CATERINA SFORZA
“Ogni tecnica e ogni ricerca, come pure ogni azione e ogni scelta, tendono ad un qualche bene, come sembra; perciò il bene è stato giustamente definito come ciò a cui tutto tende”.
Tale affermazione – tratta dagli appunti di Aristotele destinati al giovane Nicomaco – risulta tanto più vera e incontrovertibile quanto più, nel corso dei secoli, continuamente capovolta e disattesa. Non fa eccezione, tristemente, neppure la nostra epoca, crudelmente lacerata e vilipesa a vari gradi e livelli di umanità. Per questo risulta così importante riaffermare la centralità dell’arte come linguaggio universale, capace di creare legami invisibili ma indissolubili, alfabeto di chi non presuppone la necessità dell’odio per potere amare, di chi entra in punta di piedi nello spazio che non conosce, disposto all’ascolto e alla crescita, non alla sterile sopraffazione. In tale contesto la terza edizione del Premio d’arte Caterina Sforza è un invito a vivere il tempo senza sprecarne o disperderne quel poco o tanto di grazia che ci resta e con fatica si cerca di risparmiare: così l’arte al femminile – per la quale fin da subito questo premio è stato pensato e riservato – è lo specchio di una leggiadrìa, una venustà, un’intuitiva visione panica attraverso la quale riuscire a riportare tutto all’Uno, alla verità di ciò che è incorrotto, intatto, finalmente puro.
Terra del Sole, come luogo prescelto per questa edizione, già dallo splendente e brillante toponimo riconduce ad auspici di rinascita e palingenesi, riscoperta di una identità che esplori le pieghe più nascoste e variegate che il feminino sacro saprà percorrere: rappresentativo, fin dall’antichità più remota, di un potere creativo assoluto e totale il carattere femminile è simbolo di ciò che è completo e perfetto. Pietra di Luna che riluce è assieme voce e silenzio, profondità ctonia e vita nuova, terra fertile che accoglie, acqua pura che culla e trascina. Preziosità che nessuna delle nefandezze umane di cui ancora saremo capaci potrà mai sbriciolare e che l’arte ha il dovere di preservare, proteggere, tutelare al massimo grado, magari sull’esempio di quegli “Experimenti della excellentissima signora Caterina da Forlì” che attraverso le sue peculiari ed enigmatiche formule di erboristeria ed alchimia si proponeva di conservare la salute, lo spirito e la bellezza.
Ecco, segnatamente, cosa potrà fare il femminile nell’arte con la sua intuitività primordiale, purezza ancestrale: scrivere la rappresentazione di un tempo nuovo, una rinnovata epoca, e consegnarla in appendice al libro del mondo.
Alberto Gross