Prorogata fino al 17 agosto la mostra di Serj al Palazzo Oldofredi Tadini Botti a Torre Pallavicina
SERJ
Pochi Riti Utili Salvano
a cura di Roberto Lacarbonara
Palazzo Oldofredi Tadini Botti
Torre Pallavicina (BG)
Mostra prorogata fino al 17 agosto 2022
È stata prorogata fino al 17 agosto 2022 la mostra personale dell’artista Serj, dal titolo Pochi Riti Utili Salvano, curata da Roberto Lacarbonara presso Palazzo Oldofredi Tadini Botti a Torre Pallavicina (BG).
Con una serie di ambienti installativi inediti, concepiti in stretta relazione con l’architettura e gli affreschi del palazzo quattrocentesco e della coeva Chiesa di San Rocco, Serj definisce una struttura simbolico-rituale in grado di tradurre lo spazio fisico concreto in un sistema complesso, empirico e immersivo.
A partire dall’indagine sulla storia e sulla funzione dell’edificio, progettato come punto strategico fortificato a ridosso dell’Oglio, linea di confine con la Serenissima e teatro di innumerevoli scontri per la definizione dei confini territoriali in epoca sforzesca, e lungamente utilizzato per le feste bucoliche e le battute di caccia, Serj ripensa l’esplorazione del luogo come sviluppo di una strategia di occupazione – militare? venatoria? – che vede l’osservatore muoversi tra le sale in un percorso di progressiva presa di controllo e conoscenza.
Partendo da una grande scultura in cera nera di fonderia, distesa a pavimento a circoscrivere un territorio delimitato, visibile dall’alto nei suoi frazionamenti che obbligano ad un percorso periferico e costrittivo, l’azione nel paesaggio si compie passando alle sale successive, dove le grottesche e il ciclo pittorico di ispirazione raffaellesca, dedicato al mito di Apuleio su Amore e Psiche, si alterna agli affreschi di paesaggi e insediamenti militari concepiti per orientarsi nel territorio. Qui Serj appone un segno, un grande scettro-vessillo, prezioso e sinistro nella sua imponenza, agìto attraverso una performance evocativa che vediamo immortalata nello scatto fotografico di uno sbandieramento da parte dell’artista. Questa azione, intesa come rievocazione e potenziamento simbolico del rito, produce il successivo salto evolutivo nello spazio, l’accesso ad una struttura iperbolica, attraversabile, connotata dalle sue volute plastiche che piegano lo spazio cartesiano in spazio quadridimensionale.
È solo superando lo spazio chiuso del palazzo e accedendo all’ampio loggiato e al parco circostante, che si compie il passaggio dall’astrazione di un modello ideale ad un sistema aperto, empirico, “generativo” nelle parole dell’artista, mentre a pochi passi, nella chiesa sconsacrata di San Rocco, che un tempo raccordava i percorsi dei fedeli e dei cacciatori, una audio-istallazione ripete all’infinito la formula della salvezza, della vittoria o della speranza: “Pochi Riti Utili Salvano”.
La mostra, realizzata con il patrocinio del Comune di Torre Pallavicina e il contributo di Cava di Barco, Farcoderma, Metal Carp, B&B Srl e Lavinia Immobiliare, è visitabile fino al 17 agosto 2022 su appuntamento. Ingresso gratuito. L’esposizione è accompagnata da un catalogo edito da Compagnia della Stampa (Roccafranca, BS), con le immagini della mostra e i testi dell’artista e del curatore. Per informazioni e prenotazioni: T. +39 339 5629715, antoniomarchetti64@gmail.com.
Serj è nato a Bergamo nel 1985; vive e opera a Berlino. Il suo lavoro prende forma attraverso una progressiva analisi metodologica, sia formale che linguistica, legata al concetto di opera d’arte come “macchina”, organismo composto da elementi in grado di generare uno spazio di possibilità e di produrre senso, conoscenza, orientamento. Tra le mostre recenti: Abstine substine, Blueproject Foundation, Barcellona (2021); Passages / Paysages, Palazzo Barbò, Torre Pallavicina (BG); K60, Wilhem Hallen, Berlino (2021); Flat Fold Floats, Spazio KN, Trento (2020); Polyptoton, Biennale del Cairo (2018); G, Funkhaus Berlin, Berlino (2018); Una Vetrina, The Indipendent project – MAXXI, Roma (2016); The Hawt Show, outdoor project di Galerie Rolando Anselmi (Berlino), Frosinone (2016); Lunghezze d’Onda, Palazzo Sforza Cesarini, Genzano di Roma (2015).
Palazzo Oldofredi Tadini Botti, già nella seconda parte del XV secolo, è la dimora estiva segreta degli Sforza, situata nello stato della Calciana, sul tratto medio del fiume Oglio, linea di confine con la Serenissima. Di particolare interesse sono le stanze del Piano Nobile con pareti a grottesche, un interessante ciclo pittorico dedicato alla favola di Cupido e la stanza militare con paesaggi e insediamenti militari riferiti alla zona dell’Oglio. Di grande rilievo anche la loggia, anticamente chiusa con ampie vetrate tra i cinque archi, affrescata con figurazioni riferite a Busseto, la Calciana e Castel Sant’Angelo (tributo a Caterina Sforza). Alla fine del ‘500, gli Oldofredi di Iseo acquisiscono il Palazzo da cui governano controllando i dazi sui porti, i guadi del fiume e il commercio del sale.
Con il patrocinio di:
Comune di Torre Pallavicina
Sponsor:
SCHEDA TECNICA:
Serj. Pochi Riti Utili Salvano
A cura di Roberto Lacarbonara
Palazzo Oldofredi Tadini Botti
Via San Rocco 1, Torre Pallavicina (BG)
Apertura: 28 maggio – 17 agosto 2022
Visite su appuntamento
Informazioni e appuntamenti: T. +39 339 5629715, antoniomarchetti64@gmail.com
UFFICIO STAMPA:
CSArt – Comunicazione per l’Arte
Via Emilia Santo Stefano 54, Reggio Emilia
T. +39 0522 1715142
M. +39 348 7025100