Roberto de Pinto – IN PRATICA 10 – Io che ti guardo nascosto e commosso – Fondazione Giuseppe Iannaccone

Fondazione Giuseppe Iannaccone

presenta

IN PRATICA 10

Io che ti guardo nascosto e commosso

Roberto de Pinto

a cura di Daniele Fenaroli

9 novembre 2024 – 14 febbraio 2025

inaugurazione

sabato 9 novembre – ore 14.00

Corso Giacomo Matteotti 11, Milano

Protagonista dei lavori di Roberto de Pinto è una sorta di alter-ego dell’artista, un personaggio a volte baffuto, ritratto ossessivamente in situazioni più o meno fittizie: in piedi, sdraiato, rilassato, in posa o colto di sorpresa, nei dettagli della sua pelle o celato nella forma di un fiore.

Autore e modello allo stesso tempo, l’artista scopre se stesso, i dettagli del suo corpo, le sue sensazioni e i suoi desideri attraverso la riproduzione di un personaggio che gli somiglia, come il protagonista di un romanzo di formazione che a poco a poco diventa consapevole di sé.

L’artista genera così un soggetto e un oggetto, osservando di nascosto e con grande commozione la propria individualità. Questo suo sguardo non dichiarato rivela l’artista che, anche se celato, resta sempre presente lasciando tracce.

Le opere di de Pinto dialogano con alcuni lavori moderni e contemporanei della Collezione Giuseppe Iannaccone, che l’artista ha scelto in continuità tematica ed emotiva con i suoi soggetti: Il Suonatore di flauto di Filippo de Pisis (1940), in cui l’artista ritrae un uomo all’interno del suo studio, un modello e un amante, un corpo sul quale il pittore ha proiettato desideri e passioni; Beasley Street di Nicole Eisenman (2007), in cui l’archetipo del pittore guarda di nascosto verso una piazza simbolo del caleidoscopio umano, come se non trovasse nel suo studio e nella modella che ha di fronte la giusta ispirazione. Infine, Reclining nude di Dana Schutz (2002), in cui l’ultimo uomo-modello rimasto su un’isola deserta è tenuto prigioniero dall’artista, prigioniera a sua volta dell’incapacità di trattenere il proprio istinto a ritrarlo.

Il dialogo tra visibilità e invisibilità, tra osservazione discreta e partecipazione emotiva, la rappresentazione di un personaggio un po’ autoritratto e un po’ maschera, riflette il tema fortemente attuale della tensione tra apparire ed essere se stessi, rivelando, ancora una volta, la tensione della Fondazione Giuseppe Iannaccone a promuovere una concezione di arte come mezzo per leggere la contemporaneità.

La mostra è accompagnata da un libro d’artista edito da Allemandi interamente realizzato con materiali riciclati e modalità sostenibili, che conferma l’attenzione della Fondazione ai temi ambientali.