Ron Laboray – Pretty Power – Galleria BRUNO LISI – Roma
Ron Laboray
Pretty Power
AOCF58 – Galleria BRUNO LISI, via Flaminia 58 – Roma (metro A fermata Flaminio)
A cura di Camilla Boemio
Graphic design Silvia Piazza
Ringraziamenti Vola Volé Bee, cantina Orsogna
Inaugurazione lunedì 2 Dicembre dalle 18.00 alle 20.30
Durante l’inaugurazione, si terrà una conversazione tra l’artista e la curatrice.
dal 3 dicembre al 20 dicembre 2024
Orario dal martedì al venerdì 17,00 alle 19,30
Pretty Power, una mostra di nuovi lavori di Ron Laboray incentrata sui concetti di bellezza e di potere, include disegni unici di grandi dimensioni; ed una serie video di animazione musicale, che inaugurano una nuova direzione nella pratica dell’artista.
Laboray si è concentrato su ciò che ci unisce. La serie Pretty Power include tre disegni su larga scala stratificati, che esplorano la complessa relazione tra potere e bellezza. Gli eventi storici, le icone culturali, le meraviglie naturali e i simboli tradizionali che evocano queste condizioni duali sono giustapposti e rappresentati con immagini realistiche e campi di colore astratti.
Tra questi elementi, il pubblico scoprirà la vittoria di Shirley Muldowney come prima campionessa americana di corsa automobilistica dragster, i fiori nazionali dei paesi del G12, un diagramma utilizzato per tagliare le pietre preziose e manufatti culturali associati alle icone musicali Kurt Cobain e Syd Barrett.
Un telo di plastica trasparente funge da tela, consentendo di toccare la superficie trasparente su entrambi i lati, un pennarello indelebile nero su un lato con vernice applicata sull’altro, con la plastica e i materiali permanenti che fungono da metafora degli elementi della cultura popolare in mostra. La qualità trasparente è essenziale per l’esistenza del disegno come linea del tempo, poiché le informazioni più recenti saranno collocate nella parte superiore della composizione e quelle più vecchie sullo sfondo, sebbene l’orientamento sia talvolta invertito. Il risultato è una linea del tempo visiva che evoca riflessione e un senso di celebrazione. Come le stelle nel cielo notturno, il soggetto all’interno di ogni composizione è separato dal tempo e dalla distanza; ma, come disegno, è compresso in una costellazione.
La mostra include anche una serie di video musicali animati creati contemporaneamente a Pretty Power, opere che completano i riferimenti musicali pop culturali presenti nei disegni.
I video musicali sono stati realizzati dal collettivo creativo Little Richard’s Almanac, un eTort che l’artista ha lanciato nel 2023 con la sua compagna Niki Elliott. Ad oggi, LRA ha collaborato con noti artisti musicali per creare video per: The Brian Jonestown Massacre (Berlino), Federale (Portland), L.A. Mood (Australia) e il compositore Engelbert ‘Angel’ Lerch (Monaco).
Secondo Boemio: “Questa mostra vede rivisitare i mezzi, le modalità di pensiero e la pratica di Laboray che sono stati presenti durante i suoi lunghi anni di carriera, segnando nello stesso tempo una serie di nuove sperimentazioni importanti e di vasta portata. Laboray esamina il più ampio panorama culturale e la cultura di massa come se stesse usando una radiografia psicologica, producendo opere altamente visive, molte delle quali ispirate alla pittura, alla musica e al mondo dell’intrattenimento e dello spettacolo americano; racchiudendo in questa selezione un lessico di immagini iconiche, in cui si associano miti, emozioni comuni ed enigmi di vari periodi del ventesimo secolo. I temi trattati comprendono il potere femminile, la rivalsa sociale, l’istinto primordiale della frontiera che si legano ad oggetti entrati nella memoria collettiva andando a tessere rimandi estetici alla cultura popolare. Oltre a questi temi, l’artista ha integrato completamente la sua esperienza personale e la sua storia di vita in questa mostra, il suo sguardo ci fornisce chiavi di lettura dell’America degli anni ’60/’70 e degli anni’90 riecheggiando le speranze e le delusioni di ognuno di noi, telespettatori ignari e fan coinvolti in un gioco spensierato e mortale. Un viaggio nella determinazione nel quale le rockstars Syd Barrett e Kurt Cobain, il grunge, gli anni della ribellione giovanile, si associano alla figura della prima pilota automobilistica donna: Shirley Muldowney conosciuta come “Cha Cha”. Muldowney ha infranto le barriere di genere resistendo alla discriminazione, e a un incidente quasi mortale che a duecentocinquanta miglia orarie le ha frantumato le ossa.
E’ un’indiscussa pioniera dell’azzardo, che ha utilizzato il suo talento per sradicare preconcetti sfidando la morte e se stessa, in un “valzer” mediatico. Le immagini utilizzate alludono a una caleidoscopica intersezione estetica tra potere, scissione temporale e linguaggio, attraverso l’inclusione serrata di rimandi e contenuti latenti fautori, che tessono una narrazione raffinata, in cui si rispecchiano riflessioni profonde e poetiche, personali ed universali.”
Ron Laboray è un artista concettuale multimediale americano noto per la polifonia dei suoi dipinti, disegni, video e sculture che trattano temi relativi alla cultura popolare americana. Il suo lavoro ha influenze scientifiche ed utilizza il digitale per realizzare sia l’astrazione, che sia il realismo, per discutere argomenti della cultura di massa, le storie condivise, la globalizzazione e il tempo.
L’artista ha esposto nei principali spazi espositivi, tra i quali: il Vincent Price Art Museum, il Pacific Design Center e da Raid Projects a Los Angeles, a Chicago al Navy Pier Exposition e al Suburban, a Miami al Pulse, al Contemporary Art Museum St. Louis, al Daum Museum of Contemporary Art e da Colla Super a Milano nel 2023.
A livello internazionale, ha tenuto conferenze sulla sua ricerca artistica ed esposto nei: Paesi Bassi, Italia, Irlanda, Giappone, Taiwan e all’Accademia nazionale Ungherese delle scienze a Budapest; e ha realizzato un’installazione murale permanente presso l’Università Rennes 2, a Rennes in Francia.
Attualmente, Laboray ricopre la posizione di professore di pittura e disegno presso la Western Carolina University ed è direttore della School of Art and Design.