TRA SEGNO E MATERIA – LA METAMORFOSI – PAN – Palazzo delle Arti di Napoli
Presso le sale espositive del PAN – Palazzo delle Arti di Napoli, sarà ospitata la mostra
TRA SEGNO E MATERIA – LA METAMORFOSI
a cura dell’Associazione Connessioni Culture Contemporanee di Napoli, presieduta da Giovanni Mangiacapra.
Quattro gli artisti in esposizione con le relative personali:
Mariangela Calabrese, Giancarlo Ciccozzi, Diana D’Ambrosio, Giovanni Mangiacapra.
La presentazione, con testi in catalogo sarà affidata ai Critici d’Arte Antonella Nigro e Rocco Zani.
L’inaugurazione avrà luogo alle ore 17.00 del 14 Gennaio 2020.
Numerosi gli eventi collaterali che si protrarranno fino al 4 Febbraio, giorno di chiusura della mostra.
TRA SEGNO E MATERIA – LA METAMORFOSI
PAN – NAPOLI
14 GENNAIO/ 4 FEBBRAIO 2020
L’evento espositivo che l’Associazione “Connessioni Culture Contemporanee” presieduta da Giovanni Mangiacapra intende presentare a partire dal prossimo 14 gennaio nella prestigiosa sala del Palazzo delle Arti Napoli, suggerisce, fin dalla titolazione “Tra segno e materia – La metamorfosi” un percorso fatto di approdi narrativi in cui il filo conduttore sembra dipanarsi lungo un incrocio di voci e di sguardi (quelli dei quattro artisti presenti, con relative personali) e di repentine stazioni di sosta. Tutte riconducibili a quel patrimonio secolare che è senso – e pertanto sostanza – della storia artistica del nostro paese. Ovvero la continua ri-scoperta di una espressività che, al pari della bellezza, regola e alimenta il significato più intimo e struggente del fare arte. Come se la ricerca degli autori si concentrasse, fatalmente e necessariamente, sui piani della segretezza e del profondo per consegnare a noi le presumibili fattezze dell’inconscio. E di questo i segni, le cromie, la voce.
Gli artisti in mostra:
Mariangela Calabrese, Giancarlo Ciccozzi, Diana D’Ambrosio, Giovanni Mangiacapra.
Scrive Antonella Nigro – Critico d’Arte
Percezioni d’incanti – Informale, site specific e letteratura nell’opera di
Mariangela Calabrese
Mariangela Calabrese presenta un’indagine artistica legata alle manifestazioni del profondo personale, alla delicata nostalgia della memoria, agl’incanti che riserva, sorprendentemente, il vivere quotidiano, la bellezza e gli enigmi dell’esistenza. L’artista trasmette tali tematiche attraverso l’immediatezza di rapidi tocchi di colore, con una gestualità che diviene realizzazione dell’idea e dell’inconscio senza mediazione della forma, ma puro contenuto emozionale. Congeniali, dunque, linguaggi espressivi che reinterpretano l’Informale alla luce di un’intensa volontà comunicativa, che faccia riemergere, dai misteri e dagli oblii della coscienza, sensi e significati. Così, si snodano opere che posseggono e narrano il concetto di notte, silenzioso universo dello svelamento degli arcani; di vento, ferita e carezza percepita nonostante la sua invisibilità; di mare, dimensione mitica, ultraterrena di malìa e affrancamento; di luce, albeggiante o crepuscolare sempre araldo di vita.
L’artista, poliedrica e amante della continua sperimentazione, propone suggestive installazioni poiché fondamentale, nella sua ricca e complessa ricerca, è l’interazione con lo spettatore che ne diviene, al tempo stesso, protagonista. Tali opere posseggono un’aura evocatrice che risulta esserne l’anima, evidente e vibrante, nei suoi coinvolgenti site specific che hanno come protagonista la Natura, ma anche opere letterarie, entrambe accomunate da visioni inattese, da meraviglia e improvvisa sorpresa. Mariangela Calabrese studia a fondo le caratteristiche del luogo prescelto, poiché esse sono parte integrante dell’opera che dialoga con lo spazio e, contemporaneamente, con il fruitore. Lo scambio emotivo, empatico, relazionale diviene fondamentale nell’indagine dell’artista, attenta interprete delle segrete dinamiche che accomunano gli uomini e dei fili di un’anima universale, indissolubile legame di una ignota, perfetta alchimia. Tutto ciò, per qualche prezioso istante, si fa percezione d’unità viva e pulsante, per poi sfuggire nei meandri del quotidiano e comparire, per chi saprà scorgerla, nell’Arte.
Scrive Rocco Zani – Critico d’Arte:
La memoria.
E con essa ancora il colore. Archetipi intransigenti del fare pittura di Mariangela Calabrese. Il colore e la memoria come “organizzazione” narrativa capace di indirizzare il segno, di mutarne l’estensione e l’indirizzo. Capace di celarlo o di rimarcarlo, di confonderne la presenza ovvero di assecondarla. Le opere recenti di Mariangela Calabrese suggeriscono un inedito svelamento, per sottrazione di accenti o per trafugamento di materia. Si stempera il vermiglio del fiato e il blu che serrava i fondali; si fa fluido il dialogo tra l’oro e il tormento della biacca. Pare esserci una rinnovata “fragilità” del racconto. Perché questo possa, nella trasparenza del tono – o nell’evidenza della persuasione – restituirci l’ascolto. Ecco, a me pare che l’artista indaghi sotto la coltre stratificata del tempo e delle storie che ne sono figliolanza omessa. Svuotare, svelare, rimuovere è una sorta di intima promessa affinché le voci e gli sguardi – finanche uno soltanto – riaffiorino e si facciano eco.
Breve biografia MARINAGELA CALABRESE
Dal 1980 la sua ricerca artistica è intesa soprattutto come sguardo innovativo e relazionale nei confronti della tradizione artistica e letteraria, partendo dal Simbolismo di fine ‘800, da Turner all’Informale, da Rothko, a Klein, a Twombly, tramite riferimenti visivi – informazioni di energia ideativa, e da Virgilio a Dante dove una concessione formale aperta, indaga veri e propri bacini della memoria come territori di viaggio segnati dalle emozioni e dal pensiero umano. La sua esperienza espressiva, quale rigoroso percorso di contaminazione e proiezione, è un itinerario ricco di approdi e di linguaggi esplorati: la pittura, la scultura, i libri d’artista, le installazioni, e più recentemente le opere ambientali, le performance relazionali. Il suo work in progress compone le tessere seriali del suo “discorrere” espressivo, mantenendosi sempre fedele alla voglia di comunicare, alla responsabilità di significare.
È DOCENTE di DISCIPLINE GRAFICHE e PITTORICHE PRESSO il LICEO ARTISTICO di FROSINONE.
Ha frequentato L’ISTITUTO STATALE D’ARTE DI ROMA al corso di ceramica sotto la guida del prof. Nino Caruso.
Si è DIPLOMATA ALL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FROSINONE nel 1982 al CORSO DI PITTURA con il MASSIMO DEI VOTI E LODE, tesi discussa con il prof. A.B. Del Guercio.
Successivamente, nel 2008, ha conseguito il DIPLOMA DI LAUREA IN ARTI VISIVE E DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO SPECIALIZZAZIONE IN PITTURA, CON IL MASSIMO DEI VOTI E LODE.
Nell’Anno Accademico 2017/18 presso L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FROSINONE ha conseguito l’IDONEITA’ ALL’INSEGNAMENTO ACCADEMICO in DIDATTICA DEI LINGUAGGI ARTISTICI e ALL’INSEGNAMENTO di TECNICHE DEL MOSAICO.
Di seguito alcune esposizioni recenti:
Selezionata per la 46^ edizione PREMIO SULMONA 2019 (invito e testo critico in catalogo a cura del prof. Duccio Trombadori). MACRO ASILO ROMA, presentazione del MANIFESTO DELL’ARTE PUBBLICA RELAZIONALE, con l’Associazione di Arte Pubblica Relazionale zerotremilacento Frosinone, (di cui è socia dal 2007). MACRO ASILO ROMA, partecipazione alla GIORNATA MONDIALE DEL READY MADE, PUBLIC HOSTED BY MACRO – con l’opera Tessiture e architetture – Radiatore, 2019. Collettiva CASTEL DELL’OVO – NAPOLI, AURUM PESCARA. MACRO ASILO Roma, con l’Associazione di Arte Pubblica Relazionale zerotremilacento Frosinone, ha partecipato al Rebirth Forum Roma a cura di CITTADELLARTE – FONDAZIONE PISTOLETTO. Mostra personale itinerante Mediterrando – AVELLINO, MUSEO IRPINO – EX CARCERE BORBONICO. Mostra collettiva, PORTICI (NA) REGGIA BORBONICA. Mostra collettiva Il tondo nell’arte contemporanea – CIRCOLO CULTURALE La Staffa, BOLOGNA. Mostra personale ROMA, SALETTA SANTA RITA a cura del DIPARTIMENTO DELLE ATTIVITÀ CULTURALI DI ROMA CAPITALE in collaborazione con PROGETTO ZÉTEMA. Mostra personale SABAUDIA, MUSEO EMILIO GRECO a cura dell’Assessorato alla cultura del Comune. Mostra personale SALERNO, PALAZZO GENOVESE a cura dell’Assessorato Servizio Turismo e Spettacolo del Comune. Mostra collettiva LOS ANGELES, ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA. Mostra personale ROMA, MUSEO VENANZO CROCETTI. Mostra personale NAPOLI, MUSEO MINIMO. Ha preso parte a rassegne e collettive in FRANCIA, CALIFORNIA, ITALIA. Ha tenuto altre mostre personali a ROMA, LATINA, PIACENZA, FERRARA, NAPOLI, SALERNO, FROSINONE. Dal 2012 ha realizzato diversi Libri d’artista. Ha inoltre curato l’allestimento di diversi eventi espositivi e Illustrato numerose copertine di libri. Numerose sono le opere pubbliche realizzate. Dal 2013 è impegnata nel progetto “MAIL ART” che coinvolge gallerie d’arte, associazioni ed enti pubblici internazionali nei cinque continenti.
Bibliografia:
Alcuni critici d’arte che di lei hanno parlato: Duccio Trombadori, Arpinè Sevagian, Antonella Nigro, Marcello Carlino, Nicola Casato, Leonardo Echeoni, Gianluca Galassi,Arnaldo Bonanni, Giuseppe Grilli, Antonio Limonciello, Giovanna Maniccia, Michel Merlet, Alberto Minnucci, Cristiano Ricci, Josè Rodriguezs, Danilo Salvucci, Rocco Zani, ed altri.
Altre notizie sono reperibili sul sito web: mariangelacalabrese.blogspot.com
In programma per il 2020:
Mostra personale Museo PAN, Napoli. Mostra personale Chiesa S. Severo al Pendino, Napoli. Mostra collettiva Orto Botanico, Napoli. Mostra personale Palazzo Visocchi, Atina (Frosinone).