Simona Gasperini – Under Pressure – Reazione Poetica – Impact Hub Roma

Impact Hub Roma in collaborazione con la BM Gallery presentano la mostra
“Under Pressure – Reazione Poetica” dell’artista Simona Gasperini.
Poesie di Maria Novella Tasselli – Videoinstallazione di Maria Arena
L’inaugurazione si terrà domenica 5 marzo alle ore 17.30 nella sede di Impact Hurb Roma in via Palermo 41.
Dal 5 al 31 marzo 2023
Orari della mostra:
feriali 17:00-19:00
festivi su appuntamento
La storia delle Donne è un oceano di narrazioni taciute, nel quale affondano milioni di esistenze, private della possibilità di raccontarsi.
In “UNDER PRESSURE – Reazione poetica” l’artista Simona Gasperini, pescatrice immaginifica, getta la rete per recuperare ciò che il mare della memoria porta al largo nel tentativo di disperdere, intrecciando il linguaggio iconografico e la scrittura.
Da questa fertile mescolanza riprendono forma queste Donne “ritrovate”, le loro voci riaffiorano potentemente  anche attraverso la parola scritta di Maria Novella Tasselli, poeta che abita contemporaneità. UNDER PRESSURE si dipana come un percorso esperienziale, il visitatore si immerge in un caleidoscopio di segni per decifrarne il proprio personale, intimo significato. Il racconto si completa e rafforza con la preziosa videoinstallazione della regista Maria Arena. Testi critici di Carmen D’Antonino e Davide Toffoli – Direzione artistica di Olivia Alexandra Bracci.
Contatti:
Impact Hub Roma
via Palermo 41
impactart@hubroma.net
WhatsApp 3381480784
Bm Gallery 
www.bmartgallery.com
bm.gallery@yahoo.it
WhatsApp 3286494740

Nota critica Simona Gasperini

Le opere di Simona Gasperini appartengono a quel mondo del Realismo Magico caratterizzato da una visione della realtà lucida e sospesa, che suggerisce la presenza di una consistenza invisibile, metafisica o magica. Le sue realizzazioni sono la metamorfosi di quella corrente ormai a noi molto lontana dove vigeva il simbolismo e l’onirico. Ci troviamo di fronte alla bellezza delle Donne auliche, leggere, quasi un soffio divino, collage e assemblaggi interpretativi che evocano il mistero della società contemporanea, tratti distintivi con la matita, materiali cartacei impregnati di poesie, interpretazioni filosofiche, elementi narranti, storie che esprimono temi dal tono delicato e drammatico. Una visione al femminile, quella della Gasperini, in cui emergono i valori plastici, una densa pittura metafisica che attinge nell’arte del XIX secolo ma anche una forte ispirazione al mondo della classicità.

Non dimentichiamo che i pionieri del Realismo Magico sono stati Donghi e Casorati, pittori della nuova oggettività che hanno ribaltato la concezione delle arti visive. Produssero le più belle opere neo-espressioniste, mediante atmosfere surrealiste, nel più ampio contesto del ritorno all’ordine europeo. E non dimentichiamo quanto la dimensione visiva sia stata importante anche nel mondo della musica. D’altronde, nel Novecento, le forme più popolari di cultura tendono alla multimedialità come nelle opere di Simona Gasperini, in cui la combinazione di parole, musica, immagini e danza creano complessi risultati artistici. Non a caso si parla di cross-over, ossia di contaminazioni fra diverse arti, mezzi espressivi, generi, stili e culture.

Simona rimane fedele a questa realtà curando con attenzione ogni singolo particolare. Lo spazio che rappresenta non è solo costruito secondo linee rinascimentali ma segue quell’evoluzione della scomposizione che solo Picasso e Braque hanno saputo sperimentare. Opere cristallizzate, bloccate nel continuum temporale. Una realtà sospesa, impreziosita dai suoi ambienti raffinati. L’effetto estetico delle sue opere d’arte fa trasparire un tratto specifico della personalità profonda dell’artista: quasi un rapporto egocentrico con la natura, il relazionarsi a sé, la capacità di rapportarsi ai propri sentimenti, pensieri e volontà sentendo pensando e volendo. In tutto ciò governa una strana asimmetria fra sentimenti positivi e negativi. É questo quanto accade nel momento in cui, osservando un’opera d’arte cerchiamo soddisfazione. A questo punto, quale altro motivo potremmo avere per guardarla? Essa ci comunica uno stato d’animo. Il modo in cui l’opera d’arte agisce coincide con ciò che provoca. Simona vuole provocare tutto ciò che le è attorno, vuole spronare l’osservatore ad andare oltre, a non soffermarsi esclusivamente sull’estetica ma sul significato legato alla tecnica, alla figura, ai materiali e al sentimento. Dall’ eleganza dei suoi collage, delle sue donne fatali consapevoli del proprio peso sociale si evidenzia la profondità d’animo della donna contemporanea.

Carmen D’Antonino
Storica e critica dell’arte