SIMONE GORI, Pars Caeli – MARTINA MORINI, Aliens – mudaC | museo delle arti Carrara, Carrara

mudaC | museo delle arti Carrara, Carrara

SIMONE GORI, Pars Caeli

13 ottobre 2024 – 9 marzo 2025

MARTINA MORINI, Aliens

13 ottobre 2024 – 5 gennaio 2025

a cura di Cinzia Compalati

preview stampa 11 ottobre, ore 11.30

inaugurazione 12 ottobre, ore 18.00

nell’ambito della ventesima edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da

AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea italiani

Nell’ambito della ventesima edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, sabato 12 ottobre alle 18.00, presso il mudaC | museo delle arti Carrara, inaugurano le mostre Pars Caeli di Simone Gori (Firenze, 1986) e Aliens di Martina Morini (Carrara, 1985), promosse dal Comune di Carrara e curate da Cinzia Compalati, direttore del mudaC. Al vernissage saranno presenti gli artisti.

Nella sala dedicata alle mostre temporanee, è allestita la personale di Simone Gori, artista che si è auto-soprannominato “Il creatore di nuvole” attraverso il titolo di una sua installazione presso la Fattoria di Celle a Santomato di Pistoia (2019). Le nuvole danno forma e significato anche alle opere ideate per Chiantissimo (2021) a San Casciano in Val di Pesa, a Radicondoli per Paesaggi Contemporanei (2021) e al Museo Gigi Guadagnucci di Massa (2021).

Il progetto Pars Caeli nasce, dunque, dall’approfondimento di temi siderali, che l’artista amplia a Carrara attraverso il coinvolgimento della luna e del sole, omaggiando la spettacolarità della natura che ci circonda.

Il sole, la luna e le nuvole sono protagonisti di una grande installazione ambientale che ricostruisce la volta celeste: il cielo è un mondo in costante e impercettibile movimento, uno specchio della realtà che ci consente di percepirla da un diverso punto di vista. «È il tempo che passa, anche se tutto sembra quasi immobile, ma anche una potente macchina che innesca ricordi, memorie, episodi dell’infanzia come se tutto lassù fosse racchiuso», dichiara l’artista.

Simone Gori sale per noi tra le nuvole a raccogliere pezzi di cielo da riportare sulla Terra: ci ritroviamo di fronte a una luna che si riflette sull’acqua in una delle sue immagini più icastiche, un sole accecante che abbaglia con i suoi raggi e nuvole dalle valenze antropomorfe, ognuna con una diversa personalità.

La ricerca di Simone Gori si interessa al dialogo tra arte, luoghi e persone. Le sue opere si compongono di una pluralità di materiali e tecniche, da piccole sculture a grandi installazioni ambientali, operando ogni volta in stretta sinergia con il contesto. Le nuvole e il cielo sono una delle cifre stilistiche che ha segnato il lavoro di Simone negli ultimi anni. Ha esposto presso lo spazio Warehouse a Prato, alla Fondazione Maeght di Saint Paul de Vence, alla Galleria Corte Contemporanea a Firenze e più recentemente a Radicondoli in Paesaggi contemporanei e a Chiantissimo 2021. Sue opere sono conservate in permanenza alla Fattoria di Celle e al Museo Guadagnucci di Massa.

La project room del mudaC ospita il progetto Aliens (2020 – 2024) di Martina Morini. Un lavoro che racconta, principalmente attraverso il medium fotografico, ma avvalendosi anche di materiale cartografico e dell’apporto della metodologia del citizen science (il coinvolgimento di volontari e scienziati in attività di ricerca collaborativa), il cambiamento graduale ma inesorabile del paesaggio toscano, usando la pianta di fico come simbolo di un’intera tradizione, che si sta perdendo sotto l’effetto di dinamiche globali.

Le fotografie delle piante sofferenti, restituite dall’obiettivo di Morini con tratti drammatici e quasi caravaggeschi, grazie anche alla tecnica del light painting, portano il pubblico a riflettere su quanto piccole azioni quotidiane, come il commercio globale o il trasporto di merci, possano innescare trasformazioni profonde in sistemi complessi come l’ecosistema. Un insetto apparentemente insignificante, come l’Aclees taiwanensis, il punteruolo nero, trasportato accidentalmente in Italia, ha il potere di distruggere alberi di fico che per generazioni sono stati parte integrante della cultura e del paesaggio. Il delicato equilibrio del sistema, costruito nel tempo dalle famiglie che innestavano i loro alberi, può essere spazzato via da questo piccolo cambiamento apparentemente lontano.

La forte connotazione territoriale fa di Aliens un progetto di e per Carrara, nella cui provincia è stato realizzato e concepito e che al mudaC trova per la prima volta esposizione nella sua completezza.

Il lavoro di Martina Morini ha coinvolto anche soggetti come il C.R.E.A. (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria) e l’Università di Pisa – Dipartimento di Agraria, che hanno messo a disposizione la loro esperienza di ricerca per trovare soluzioni biologiche per la lotta al punteruolo nero in Italia.

I temi di Martina Morini ruotano attorno alle violazioni dei diritti e alle migrazioni umane e non umane. L’attraversamento dei confini, siano essi politici, sociali o immaginari, è un filo conduttore della sua ricerca. La fotografia nelle sue opere non è quasi mai pura, ma è un ibrido con altri linguaggi comunicativi che ha ereditato dall’esperienza lavorativa o da passioni personali. Nel 2021 il progetto Aliens ha vinto l’Italian Photo Award ed è stato esposto al Mese Internazionale del Fotogiornalismo IMP a Padova nel 2022. Nel 2022 il suo progetto A place to call C.A.S.A., un’indagine familiare sulla perdita del lavoro, è stato esposto presso la Fondazione Studio Marangoni di Firenze.

Il mudaC (via Canal del Rio n. 1, Carrara) è aperto al pubblico da martedì a domenica con orario 9.00-12.00 e 14.00-17.00, chiuso il lunedì, il giorno di Pasqua, Ognissanti, Natale, S. Stefano e Capodanno; chiuso nei pomeriggi del 24 e del 31 dicembre. Ingresso intero Euro 5, ridotto euro 3, disponibili gratuità. Per informazioni: https://mudac.museodellearticarrara.it/.

SCHEDA TECNICA:

Simone Gori, Pars Caeli

13 ottobre 2024 – 9 marzo 2025

Martina Morini, Aliens

13 ottobre 2024 – 5 gennaio 2025

a cura di Cinzia Compalati

mudaC | museo delle arti Carrara

Via Canal del Rio n. 1, 54033 Carrara

preview stampa: 11 ottobre, ore 11.30

inaugurazione: 12 ottobre, ore 18.00

Orari di apertura: da martedì a domenica 9.00-12.00 e 14.00-17.00, chiuso il lunedì, il giorno di Pasqua, Ognissanti, Natale, S. Stefano e Capodanno; chiuso nei pomeriggi del 24 e del 31 dicembre.

Ingresso al mudaC (comprensivo della visita alle mostre): intero € 5, ridotto € 3, disponibili gratuità

INFORMAZIONI

mudaC | museo delle arti di Carrara

Via Canal del Rio n. 1, 54033 Carrara

T. +39 0585 779681

mudac@comune.carrara.ms.it

https://mudac.museodellearticarrara.it/

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