Giulia Napoleone │ Alessandro Armento – DIALOGHI #3 – YAG/garage – Pescara
26 settembre – 11 ottobre 2020
visita solo su appuntamento
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inaugurazione venerdì 25 settembre dalle 17.30
info. yag@carlomaresca.it
tel. +39 085 38880
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La galleria d’arte YAG/garage di Pescara, dopo l’evento YAG/arte futura riprende la sua attività espositiva ripartendo dal progetto Dialoghi, giunto al suo terzo appuntamento.
Si tratta di un “confronto” tra un giovane artista, all’inizio della sua carriera, e un autore già storicizzato. Coinvolti in questo nuovo progetto Alessandro Armento, di origini campane, e Giulia Napoleone, di origini abruzzesi ma laziale di adozione.
A differenza dei precedenti Dialoghi Alessandro Armento e Giulia Napoleone non si conoscono personalmente e non hanno avuto modo di vedere direttamente le opere dell’uno e dell’altro. Il progetto nasce quasi come un esperimento da laboratorio partendo da alcune affinità stilistiche che hanno avviato una “relazione” tra due personalità che potremmo definire “estranee”.
Giulia Napoleone inizia la sua carriera artistica alla fine degli anni ’50, quando da Pescara si trasferisce a Roma per seguire gli studi all’Accademia di Belle Arti. Qui vive quel fermento artistico determinato da personalità come Ennio Flaiano, Carlo Levi e Marino Mazzacurati. Nel 1963 tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Numero di Firenze. La carta si rivela il supporto preferito dall’artista sul quale interviene con l’inchiostro, l’acquarello, il pastello. Espone in Italia e all’estero. Si ricordano alcune sue mostre: quella alla Galleria dell’Obelisco di Roma (1973), alla Galleria Menghelli di Firenze (1974), al Centre Georges Pompidou di Parigi (1978) e quelle recenti alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (2018) e alla Galleria Il Ponte di Firenze (2020). Si sono interessati del suo lavoro importanti critici e storici dell’arte tra cui Maurizio Calvesi, Giuseppe Appella, Carlo Bertelli e Bruno Corà.
Alessandro Armento, dopo un periodo di studi in Estonia, consegue la laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Insieme agli artisti Luisa de Donato, Viviana Marchiò e Adriano Ponte, dà vita al progetto collettivo DAMP. Nel 2017 lavora come fotografo e assistente video-artista presso la Kunstkraftwerk-Leipzig e dal 2019 è assistente dell’artista visiva Marisa Albanese. Nel 2018 è co-fondatore del progetto editoriale Metastasi. Ha realizzato già diverse mostre personali tra cui Pixel a cura di Cobbler-spazio per l’arte contemporanea, patrocinata dalla Fondazione Filiberto e Bianca Menna e dalla Fondazione Pietro Lista (Salerno, 2019), Dove non fui mai a cura di Maria Pia De Chiara, Mapils gallery, (Napoli, 2018), Kinesi a cura di Martina Campese, presso la Galleria Berga (Vicenza, 2018) e Delebile a cura di 021UP, presso Le Laite (Conco, 2017). La sua ricerca artistica si muove principalmente in ambito pittorico attraverso l’incontro tra segno, colore e parola.
A differenza dei precedenti Dialoghi Alessandro Armento e Giulia Napoleone non si conoscono personalmente e non hanno avuto modo di vedere direttamente le opere dell’uno e dell’altro. Il progetto nasce quasi come un esperimento da laboratorio partendo da alcune affinità stilistiche che hanno avviato una “relazione” tra due personalità che potremmo definire “estranee”.
Giulia Napoleone inizia la sua carriera artistica alla fine degli anni ’50, quando da Pescara si trasferisce a Roma per seguire gli studi all’Accademia di Belle Arti. Qui vive quel fermento artistico determinato da personalità come Ennio Flaiano, Carlo Levi e Marino Mazzacurati. Nel 1963 tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Numero di Firenze. La carta si rivela il supporto preferito dall’artista sul quale interviene con l’inchiostro, l’acquarello, il pastello. Espone in Italia e all’estero. Si ricordano alcune sue mostre: quella alla Galleria dell’Obelisco di Roma (1973), alla Galleria Menghelli di Firenze (1974), al Centre Georges Pompidou di Parigi (1978) e quelle recenti alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (2018) e alla Galleria Il Ponte di Firenze (2020). Si sono interessati del suo lavoro importanti critici e storici dell’arte tra cui Maurizio Calvesi, Giuseppe Appella, Carlo Bertelli e Bruno Corà.
Alessandro Armento, dopo un periodo di studi in Estonia, consegue la laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Insieme agli artisti Luisa de Donato, Viviana Marchiò e Adriano Ponte, dà vita al progetto collettivo DAMP. Nel 2017 lavora come fotografo e assistente video-artista presso la Kunstkraftwerk-Leipzig e dal 2019 è assistente dell’artista visiva Marisa Albanese. Nel 2018 è co-fondatore del progetto editoriale Metastasi. Ha realizzato già diverse mostre personali tra cui Pixel a cura di Cobbler-spazio per l’arte contemporanea, patrocinata dalla Fondazione Filiberto e Bianca Menna e dalla Fondazione Pietro Lista (Salerno, 2019), Dove non fui mai a cura di Maria Pia De Chiara, Mapils gallery, (Napoli, 2018), Kinesi a cura di Martina Campese, presso la Galleria Berga (Vicenza, 2018) e Delebile a cura di 021UP, presso Le Laite (Conco, 2017). La sua ricerca artistica si muove principalmente in ambito pittorico attraverso l’incontro tra segno, colore e parola.
Per il vernissage l’ingresso alla YAG/garage sarà contingentato, i visitatori dovranno indossare la mascherina e mantenere il distanziamento di almeno un metro.