UGO LA PIETRA – L’ARTISTA E LA CITTA’ – ABC-ARTE – Genova e Milano
Opening in Genoa
Thursday 16 March | 06:30 pm
UGO LA PIETRA
L’ARTISTA E LA CITTA’
curated by Flaminio Gualdoni
La nuova stagione di mostre della galleria ABC-ARTE continua con un’altra retrospettiva in due atti, o meglio, in due spazi (Genova e Milano), che ospiteranno entrambi un unico e grande protagonista: Ugo La Pietra.
Alle ore 18:30 di giovedì 16 marzo, ABC-ARTE inaugurerà a Genova una mostra di grande portata, intitolata “Ugo La Pietra. L’Artista e la Città”, dedicata all’opera di Ugo La Pietra.
L’artista, architetto di formazione, regista, editore, musicista, fumettista e insegnante, ma soprattutto ricercatore sul sistema di comunicazione e delle arti visive, come preferisce definirsi. In questa completa esposizione curata da Flaminio Gualdoni, Ugo La Pietra ci immergerà in più di cinquanta anni di studio sulla relazione individuo-ambiente circostante. Ha esplorato questa relazione principalmente nel contesto urbano, sostenendo la demolizione della barriera tra spazio pubblico e privato. Lo ha fatto utilizzando diverse forme di espressione e una pratica artistica motivata dallo slogan “Abitare è essere a casa ovunque”.
La scena genovese si estende da “Recupero e reinvenzione”, del 1969, collages fotografici con interventi a penna o matita ispirati all’Arte Narrativa e rappresentanti una dissezione organica dei diversi modi in cui i cittadini vivono e si appropriano dello spazio pubblico nella periferia urbana di Milano. Dopo queste analisi, la mostra continua con altre osservazioni che si spostano gradualmente dalla periferia al centro della città, con opere come quelle della serie Il Monumentalismo del 1972.
Nel corso del tempo, la ricerca dell’artista prende la forma di una serie di dipinti in grado di narrare i “percorsi alternativi” (les chemins du dérive) all’interno di una struttura urbana che cresce in modo non regolamentato (descritta anche nel suo recente libro La città senza morale, 2022) e che negli ultimi anni sono stati concepiti come variazioni “inventive” all’interno del concetto di territorialità. Tra spazi urbani e giardini, La Pietra crea un percorso criticamente lucido e poeticamente intenso, come in La città scorre ai miei piedi (2011/2021), Itinerari preferenziali (2005/2022), Il giardino luogo di spettacolarità e concettualità (2018/2022).
La parte milanese della mostra presenterà tre installazioni create appositamente per gli spazi della galleria dall’artista. Il primo spazio presenta “La città scorre ai miei piedi”. Questo spazio è caratterizzato dalla giustapposizione di due grandi tele (200 x 100 cm), una con lo stesso titolo e l’altra intitolata “Sviluppo città campagna”. Il secondo spazio contiene l’installazione “Rapporto tra architettura e natura – Rapporto Interno/Esterno”, in cui l’artista riflette contemporaneamente su come la natura superi sempre l’architettura, e anche sulla distruzione del muro che separa lo spazio pubblico da quello privato. L’opera emblematica di Lucio La Pietra “La città che scorre” (2015) conclude questo ideale trittico. Si tratta di una rielaborazione dell’opera di Ugo La Pietra intitolata “La città scorre ai miei piedi” (2010) in un’installazione video: la proiezione su un libro in ceramica presenta in modo dinamico e spettacolare delle riflessioni sullo sviluppo della città.